Un Berlusconi per il Cile
Un miliardario si è messo in testa di diventare il prossimo presidente del Cile. Il suo nome è Sebastián Piñera, candidato neanche a dirlo della destra populista, con un patrimonio che si aggira intorno ai 1200 milioni di dollari. Una bella cifra non c’è che dire, che appare come capitale sufficiente per ambire a sedere nella Moneda.Tra le sue proprietà c’è un canale di televisione (Chilevisión), una casa editrice (Los Andes), un gruppo finanziario (Quiñenco), i centri commerciali Parque Arauco, una partecipazione del 5% di Chilectra (l’Enel locale), un pacchetto di maggioranza di Lan (l’aerolinea cilena) e chissà quanto ancora. Più volte invitato a liberarsi delle azioni delle imprese statali ha finora tergiversato. Attualmente in testa ai sondaggi c’é la socialista Michelle Bachelet al 39%, mentre Piñera è già arrivato ad un 22%; cifre che invierebbero i due al ballottaggio con vantaggio per Piñera, che potrà contare sui voti dell’altro candidato della destra, Lavín (fermo al 20%).
“Il Cile è una grande azienda” scrive nel suo blog (dategli un’occhiata: http://www.sebastianpresidente.cl/blog/), un motto che somiglia molto a quelli degli arrampicatori nostrani. Forse, proprio per questo c’è da temere per gli amici cileni. Se volete approfondire, sulle elezioni del prossimo 12 dicembre è uscito questa settimana un articolo su Diario a firma di Gabriella Saba (che approfitto per salutare).
























