Costa Rica: così pura vida, così xenofoba
La Costa Rica continua a perdere di credibilità: la settimana scorsa il Congresso ha votato una legge (38 voti a favore e solo 5 contro) che castiga con una pena di sei anni di carcere chi ospiti o dia lavoro a immigranti privi di visto. La stessa pena è prevista per il clandestino.
In un Paese che conta almeno un milione di stranieri (su quattro e mezzo di abitanti) e che ha tratto proprio da questa mescolanza la sua fortuna, l’approvazione di questa legge dimostra quanto sia viva la xenofobia. Da tempo, tutti i mali che affliggono oggi la società costaricense vengono fatti ricadere sugli stranieri, nicaraguensi e colombiani in prima fila. Eppure, nessun costaricense vuole saperne di fare i lavori “sporchi”, proprio come in Italia. Le raccolte del caffè, della canna da zucchero, dell’ananas o il settore della costruzione possono mantenersi solo grazie al lavoro di queste persone che il governo della Costa Rica vorrebbe ora solo ospitare con permessi temporali e poi rispedire a casa propria. Intanto, in un sondaggio apparso sul quotidiano “La Nación”, il 75% dei lettori si è detto soddisfatto di queste misure, alcune delle quali sono al margine delle leggi internazionali sui diritti umani. Ma non dovrebbero invece, vergognarsi?
In un Paese che conta almeno un milione di stranieri (su quattro e mezzo di abitanti) e che ha tratto proprio da questa mescolanza la sua fortuna, l’approvazione di questa legge dimostra quanto sia viva la xenofobia. Da tempo, tutti i mali che affliggono oggi la società costaricense vengono fatti ricadere sugli stranieri, nicaraguensi e colombiani in prima fila. Eppure, nessun costaricense vuole saperne di fare i lavori “sporchi”, proprio come in Italia. Le raccolte del caffè, della canna da zucchero, dell’ananas o il settore della costruzione possono mantenersi solo grazie al lavoro di queste persone che il governo della Costa Rica vorrebbe ora solo ospitare con permessi temporali e poi rispedire a casa propria. Intanto, in un sondaggio apparso sul quotidiano “La Nación”, il 75% dei lettori si è detto soddisfatto di queste misure, alcune delle quali sono al margine delle leggi internazionali sui diritti umani. Ma non dovrebbero invece, vergognarsi?
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