Poveri si nasce
La Cepal ha reso noto ieri a Santiago del Cile i dati annuali sulla povertà in America Latina. Secondo questo istituto delle Nazioni Unite, per la prima volta negli ultimi quindici anni la tendenza è al ribasso: 13 milioni in meno rispetto all’anno passato, anche se sono ancora 213 milioni i latinoamericani giudicati poveri, di cui ben 88 costretti all’indigenza.
Dovremmo essere contenti, ma il condizionale è d’obbligo. Attenzione, infatti, alle cause che hanno rallentato la povertà. Il benessere non è giunto dagli investimenti in loco, ma dalle rimesse inviate a casa dagli emigrati in Europa e nel Nordamerica. Nel caso di Haiti si tratta del 29% del Prodotto interno bruto, per il Nicaragua rappresenta il 17% e per il Salvador il 16%. I Paesi (di lingua spagnola) dove si sta peggio sono la Bolivia, il Guatemala, l’Honduras, il Nicaragua e Santo Domingo.
Il link della Cepal in Cile è questo: http://www.eclac.cl/
Da qui potete scaricare il file in formato Pdf con il quadro completo degli indicatori sociali dell’America Latina.
Dovremmo essere contenti, ma il condizionale è d’obbligo. Attenzione, infatti, alle cause che hanno rallentato la povertà. Il benessere non è giunto dagli investimenti in loco, ma dalle rimesse inviate a casa dagli emigrati in Europa e nel Nordamerica. Nel caso di Haiti si tratta del 29% del Prodotto interno bruto, per il Nicaragua rappresenta il 17% e per il Salvador il 16%. I Paesi (di lingua spagnola) dove si sta peggio sono la Bolivia, il Guatemala, l’Honduras, il Nicaragua e Santo Domingo.
Il link della Cepal in Cile è questo: http://www.eclac.cl/
Da qui potete scaricare il file in formato Pdf con il quadro completo degli indicatori sociali dell’America Latina.
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