Il polso dell'Alba
La dichiarazione finale parla ancora, come nelle passate riunioni, di intenti ma non ha ancora messo in pratica le soluzioni. Chávez insiste sul valore dell’energia, il petrolio prima di tutto: è questo il motore dell’alleanza, una conferma, ma anche un punto già trattato a lungo al quale non si è ancora riusciti a dare uno sviluppo concreto.
Forse anche per questo, le dichiarazioni sul ritorno di Fidel giungono opportune. L’Alba per il momento è una bella prospettiva, ma niente di più. Per il momento, dobbiamo accontentarci ancora di progetti e di intenzioni.
“L’Alba è il primo sforzo storico di costruzione di un progetto globale latinoamericano” ha letto Chávez ed ha continuato: “Il principio basico dell’Alba è la solidarietà tra i popoli senza nazionalismo egoista e politiche restrittive che possano ostacolare l’obiettivo di costruire una patria grande”.
Tutto qui, per il momento. È una corrente di pensiero, forse anche un’ideologia, ma ha tanto cammino davanti ancora da percorrere. Nicaragua, Haiti, Bolivia sono tra i paesi più poveri del continente e quanto viene offerto in questi summit apre la fantasia e la speranza di milioni di poveri. L’Alba, insomma, è arrivato ad un bivio. Liberarsi dalla retorica e cominciare a crescere, per dimostrare che un’altra America è possibile.
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