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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Sunday, November 20, 2005

I ciceroni torturatori

Appeso per i piedi e sottoposto a scariche elettriche, bastonate e cinghiate. Daniel Alvarado ha deposto in un Tribunale di Memphis, negli Usa, la sua agghiacciante esperienza. Solo l’intervento di un funzionario statunitense lo ha salvato da morte certa nelle mani dell’esercito salvadoregno durante la guerra civile degli anni Ottanta. Sul banco degli imputati, l’ex generale Nicolás Carranza, uno dei torturatori di quel regime, oggi pensionato dopo essere emigrato negli Stati Uniti nel 1985 e aver lavorato come guardiano di museo. Un’attività, quella del cicerone, scelta da altri ex squadristi sia nel Salvador che nel Guatemala. Curioso, no, che si passi dal seviziare esseri umani all’esporre le virtù estetiche di opere d’arte.
Carranza è stato condannato a pagare due milioni di dollari alle sue vittime per responsabilità civile. La legge, infatti, ha cancellato i reati commessi durante la guerra. Nel Salvador il conflitto ha fatto 75.000 morti: per loro, l’amnistia ha detto che non vi sará nessuna giustizia. Per chi volesse approfondire l’argomento:
http://www.cepaz.org.sv/menu/publicaciones_cepaz/guerra_civil.htm

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