Gli scatti di Lillo Rizzo/4




Torniamo sui cartoneros in altre quattro immagini di Lillo Rizzo e le testimonianze di Antonio ed Héctor, protagonisti del "Tren blanco", documentario sulle loro vicissitudini.
Antonio è ex operaio, schiacciato dal corralito: “Non lo avevo mai fatto prima. Aprire una borsa di spazzatura è stato uno shock; rovistare dentro e scegliere. Però, nonostante tutto, credo che sia meglio che mettersi a rubare”.
Meglio trasformarsi in cane randagio che in uccello di rapina. Antonio parla della dignità umana, della identità, che non si può perdere, nemmeno quando ci si china e si mettono le mani nell’immondizia.
Anche per Héctor è stato duro, Héctor che racconta come moriva di vergogna la prima volta che gli toccò uscire in strada con la carretta.
“Qual’è l’ultimo ricordo felice che hai?” gli chiede uno dei registi del film.
“La felicità non l’ho mai conosciuta. Sono rimasto vedovo quattordici anni fa ed ho cresciuto i miei figli, ma oggi non c’è lavoro per nessuno di loro. Pensa che oggi non avevo nemmeno i soldi per comperare il pane. È piovuto ed io ho raccolto solo metallo, ma con la pioggia, il metallo non si vende”.