Gli schiavi del Duemila
Le ispezioni rurali ordinate dal governo di Lula da Silva hanno dato angoscianti risultati. Attraverso il controllo dei cantieri e delle piantagioni amazzoniche, i funzionari hanno liberato nell’anno appena trascorso 5090 persone costrette a lavori forzati, in stato di semischiavitù. I lavoratori vengono contattati da terzi ed inviati nelle fazende. Qui, dopo alcuni mesi si rendono conto che tutto quanto hanno occupato (vitto, alloggio, arnesi) gli sono stati affittati a prezzi altissimi, trovandosi così in debito con il datore di lavoro. Trovandosi le proprietà isolate e vigilate da guardie private, gli sfortunati non possono scappare e vengono costretti a cancellare i debiti attraverso il lavoro forzato. Secondo stime del governo brasiliano dovrebbero ancora esserci 20.000 persone costrette a questo tipo di pratica illegale che è comune anche sul lato peruviano dell’Amazzonia. A subire le angherie di imprenditori senza scrupoli sono le comunità indigene.
La banca dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro offre un panorama completo su queste tematiche:
http://www.ilo.org/public/spanish/support/lib/dblist.htm
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http://www.ilo.org/public/spanish/support/lib/dblist.htm
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