Ancora sui biocombustibili
Alle inquietudini lanciate nei giorni scorsi sui biocombustibili, cominciano a giungere le prime risposte e non certo confortanti. Due economisti della Minnesota University, Ford Runge (http://www.law.umn.edu/facultyprofiles/rungef.htm) e Benjamin Senauer (http://www.apec.umn.edu/Benjamin_Senauer.html), pubblicheranno i risultati del loro studio sui biocombustibili sul numero di maggio/giugno della rivista Foreign Affairs (http://www.foreignaffairs.org/). Hanno però già anticipato alcuni passi delle loro conclusioni. Secondo i due studiosi, il primo risultato che si otterrà, sarà l’aumento del prezzo dei cereali dai quali si può ottenere combustibile, come il grano, così come della soia o della canna da zucchero. Proprio il caro prezzi escluderà dall’acquisto di grano, mais e zucchero la fascia della popolazione mondiale che attualmente vive al limite della soglia di povertà. Per il 2015, pochi anni quindi, il numero di chi soffre la fame aumenterà di almeno 600 milioni di persone: questo il costo perchè gli Stati Uniti e le altre nazioni ricche possano ridurre la loro dipendenza dal petrolio del 20% almeno.
La polemica, intanto, continua. Lula ha risposto a Fidel Castro, obiettando che lo sviluppo dell’industria dei biocombustibili porterà migliaia di posti di lavoro e, quindi, benessere per i lavoratori. Il Brasile conta ora come partner anche la Bolivia e l’Ecuador, che suppone uno strappo in materia commerciale ed economica con Caracas. Castro ha pubblicato un nuovo articolo sull’argomento, “La internacionalización del genocidio” che appare sul numero ordierno di Granma: http://www.granma.cu/espanol/2007/abril/mier4/14reflecciones.html
La polemica, intanto, continua. Lula ha risposto a Fidel Castro, obiettando che lo sviluppo dell’industria dei biocombustibili porterà migliaia di posti di lavoro e, quindi, benessere per i lavoratori. Il Brasile conta ora come partner anche la Bolivia e l’Ecuador, che suppone uno strappo in materia commerciale ed economica con Caracas. Castro ha pubblicato un nuovo articolo sull’argomento, “La internacionalización del genocidio” che appare sul numero ordierno di Granma: http://www.granma.cu/espanol/2007/abril/mier4/14reflecciones.html
Labels: America Latina
1 Comments:
Che io sappia già il caro-tortilla che colpito milioni di famiglie messicane negli ultimi mesi è una conseguenza più o meno diretta delle speculazioni sui cereali legati alla produzione di etanolo
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