Poteri speciali per Alan García

Sarà interessante vedere nei prossimi giorni se questa promessa verrà mantenuta, già che esistono altre ragioni precise e più occulte sulla scelta del governo per decreto.
Innanzi tutto c’è la paura della bolivizzazione del Perù, che già durante le elezioni era arrivato ad un passo dalla vittoria di un leader indigeno e nazionalista, Ollanta Humala. García non vuole ripetere quell’esperienza e per farlo ha bisogno di debilitare la base dell’organizzazione indigenista. Non è un segreto che i primi ad essere colpiti dalle leggi per decreto saranno i gruppi di cocaleros che da quasi due settimane sono in sciopero. Secondo García i contadini produttori di coca sono solo complici del narcotraffico e su loro si abbatterà la repressione del governo. Il vero timore, naturalmente, è quello che i movimenti cocaleri possano organizzarsi sul modello di quanto accaduto in Bolivia, dove sono riusciti a portare Evo Morales sino alla presidenza della Repubblica.
C’è poi l’ombra del Trattato di libero commercio con gli Stati Uniti. Un Perù in disordine e con i movimenti sociali in fermento spaventa il presidente perchè allontana gli osservatori e gli investimenti. Gli Usa per continuare le trattative hanno bisogno di un clima che attiri capitale: García lo sa bene e sta facendo apposta di tutto per ottenere questo benedetto trattato.
Per il gossip, su youtube, Alan García, non proprio un esempio di fedeltà, rivela –presente la moglie- la nascita di un altro figlio fuori del matrimonio: http://www.youtube.com/watch?v=QyYz47HMe8E
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