Il Centroamerica, seppure separatamente, ha ormai aderito quasi in blocco all’iniziativa della venezuelana Petrocaribe (manca solo il Salvador). Il Guatemala ha firmato l’adesione nei giorni scorsi durante il vertice di Maracaibo, mentre la Costa Rica lo farà questa settimana.
Le condizioni di Petrocaribe permettono ai paesi centroamericani di respirare sulla fattura petrolifera. A Maracaibo è stato deciso di migliorare ulteriormente il pagamento: il 60% dell´acquisto viene finanziato a venticinque anni, con un interesse dell´1%. Il restante 40% si paga a novanta giorni senza interessi. Attualmente, per esempio, nel caso della Costa Rica (che compra il 95% del suo petrolio al Venezuela) i pagamenti dovevano essere fatti a otto giorni.
A Maracaibo si è discusso anche sul futuro del prezzo del petrolio e le notizie sono abbastanza allarmanti. Il barile giungerà nei prossimi mesi a 200 dollari. Le cause? La guerra in Irak, le minacce alla pace in Medio Oriente, il ritardo degli investimenti in tecnologia avanzata. La fonte è abbastanza sicura: lo ha detto Hugo Chávez, che un anno fa aveva vaticinato il prezzo a cento dollari.
Con l´adesione della Costa Rica giungono a 19 i paesi che si avvalgono dell´accordo con Petrocaribe, tutti appartenenti all´area centroamericana e caraibica. Petrocaribe: http://www.pdvsa.com/Labels: Centroamerica, Venezuela