Portillo: quando il crimine paga
Scagionato e con tante scuse: Alfonso Portillo, l’ex presidente guatemalteco non solo non andrà in carcere, ma non pagherà per i reati di corruzione per i quali era sotto investigazione da tre anni. Fuggito in Messico appena dopo la fine del suo mandato nel febbraio 2005, Portillo era stato subito incriminato dalle autorità guatemalteche per aver deviato 118 milioni di dollari dello Stato su conti personali e dell’esercito.
La giustizia messicana ha ora deciso di non concedere l’estradizione ed allo stesso tempo quella guatemalteca ha dovuto rinunciare al processo per un errore di procedimento. La decisione è stata presa dalla stessa Corte Costituzionale, che ora ha fatto di Portillo un uomo libero ed in grado di poter disporre del capitale con il quale si è arricchito durante la presidenza.
Portillo è senza dubbio un uomo fortunato. Nell’agosto 1982, durante una rissa tra ubriachi, uccise in Messico due persone e ne ferì un’altra dandosi alla fuga. Il reato cadde in prescrizione nel 1995 e Portillo potè lanciarsi tranquillamente alla carriera politica, appoggiato dall’elettorato evangelico e con un padrino d’eccezione: Efraín Rios Montt. Alla presidenza giunse nel 2000 mentre in carcere sembra proprio che non finirà mai. Con il doppio proscioglimento di questi ultimi giorni avrà tutto il tempo che vuole per godersi la vita.
La giustizia messicana ha ora deciso di non concedere l’estradizione ed allo stesso tempo quella guatemalteca ha dovuto rinunciare al processo per un errore di procedimento. La decisione è stata presa dalla stessa Corte Costituzionale, che ora ha fatto di Portillo un uomo libero ed in grado di poter disporre del capitale con il quale si è arricchito durante la presidenza.
Portillo è senza dubbio un uomo fortunato. Nell’agosto 1982, durante una rissa tra ubriachi, uccise in Messico due persone e ne ferì un’altra dandosi alla fuga. Il reato cadde in prescrizione nel 1995 e Portillo potè lanciarsi tranquillamente alla carriera politica, appoggiato dall’elettorato evangelico e con un padrino d’eccezione: Efraín Rios Montt. Alla presidenza giunse nel 2000 mentre in carcere sembra proprio che non finirà mai. Con il doppio proscioglimento di questi ultimi giorni avrà tutto il tempo che vuole per godersi la vita.
Labels: Guatemala
1 Comments:
good start
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