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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Saturday, June 16, 2007

Guatemala, dove l'adozione è un affare

Le Nazioni Unite hanno chiesto espressamente al governo guatemalteco di sospendere a tempo indeterminato le adozioni. Legale o illegale è diventato questo un affare incontrollabile, che lungi dall’assicurare un futuro ai bambini abbandonati consegna invece ingenti somme di denaro a genitori, avvocati, istituti e intermediari.
Ufficialmente, il Guatemala manda in adozione almeno cinquemila bambini all’anno, una cifra in media cinquanta volte maggiore degli altri paesi della regione centroamericana. Il numero è però molto più alto, già che rimane l’incognita delle adozioni illegali, un traffico alimentato da avvocati e notai che chiedono fino a 40.000 dollari per bimbo. In questo caso c’è un vero e proprio mercato nero per appropriarsi di neonati che, nel giro di una settimana dalla loro nascita, vengono affidati dalla loro madre alla nuova famiglia.
La vendita di bambini è il solito segreto di Pulcinella. In Guatemala tutti lo sanno, le autorità lo tollerano e solo il mese passato il governo ha infine sottoscritto la convenzione dell’Aja sulle adozioni. L’accordo entrerà in vigore però solo a partire dal primo gennaio del prossimo anno, per cui il rischio è che nei cinque mesi restanti la richiesta aumenti a dismisura, così come i prezzi. Da qui il monito dell’Onu al Guatemala, che sospenda le adozioni almeno fino al 2008; decisione che difficilmente il Guatemala prenderà, già che per farlo si dovrebbe modificare la Costituzione.
In parole povere, da oggi è in atto una moratoria di cinque mesi sul mercato nero dei neonati, con buona pace dei diritti dei più piccoli e di chi ha fatto di un dramma di vita un traffico.

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2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

imparato molto

12:08 PM  
Anonymous Anonymous said...

necessita di verificare:)

12:13 PM  

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