Sangue sul bollino blu
Com’era da aspettarsi, la Chiquita è stata denunciata dalle vittime dei paramilitari colombiani. Dopo aver ammesso di aver pagato 1.700.000 dollari in mazzette alle AUC ed avere per questo ricevuto una multa di 25 milioni di dollari, la multinazionale del bollino blu si vede ora trascinare nei tribunali da un’associazione che raccoglie almeno 173 famiglie che hanno avuto i propri cari assassinati dalla violenza delle AUC.
L’avvocato Terry Collingsworth, che ha presentato la denuncia, dice esplicitamente che la Chiquita ha utilizzato i gruppi paramilitari per assassinare “mariti, spose e figli di persone che interferivano con gli interessi finanziari dell’azienda” (il corsivo viene dalle dichiarazioni rilasciate alla Reuters e all’Associated Press). Inoltre, Collingsworth ricorda che le AUC sono inserite nella lista delle organizzazioni terroriste stilata dal governo degli Stati Uniti, per cui la Chiquita Brands si è resa colpevole di aver finanziato un gruppo terrorista che ha ucciso, nell’ultimo decennio, almeno diecimila persone. Insomma, la Chiquita si è fatta complice del terrorismo.
Il portavoce della Chiquita, Mike Mitchell, ha insistito che l’azienda è stata solo una vittima in più della violenza e che è stata forzata a pagare il pizzo per la protezione dei propri lavoratori. Mitchell insiste di nuovo che i pagamenti venivano fatti anche alle Farc, anche se finora queste affermazioni non hanno trovato riscontro.
Collingsworth ha però il dente avvelenato: “Alcune aziende che lavorarono nella Germania nazista fecero le stesse affermazioni e furono dichiarate colpevoli nel processo di Norimberga”.
La denuncia è stata presentata alla Corte federale degli Stati Uniti.
L’avvocato Terry Collingsworth, che ha presentato la denuncia, dice esplicitamente che la Chiquita ha utilizzato i gruppi paramilitari per assassinare “mariti, spose e figli di persone che interferivano con gli interessi finanziari dell’azienda” (il corsivo viene dalle dichiarazioni rilasciate alla Reuters e all’Associated Press). Inoltre, Collingsworth ricorda che le AUC sono inserite nella lista delle organizzazioni terroriste stilata dal governo degli Stati Uniti, per cui la Chiquita Brands si è resa colpevole di aver finanziato un gruppo terrorista che ha ucciso, nell’ultimo decennio, almeno diecimila persone. Insomma, la Chiquita si è fatta complice del terrorismo.
Il portavoce della Chiquita, Mike Mitchell, ha insistito che l’azienda è stata solo una vittima in più della violenza e che è stata forzata a pagare il pizzo per la protezione dei propri lavoratori. Mitchell insiste di nuovo che i pagamenti venivano fatti anche alle Farc, anche se finora queste affermazioni non hanno trovato riscontro.
Collingsworth ha però il dente avvelenato: “Alcune aziende che lavorarono nella Germania nazista fecero le stesse affermazioni e furono dichiarate colpevoli nel processo di Norimberga”.
La denuncia è stata presentata alla Corte federale degli Stati Uniti.
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