Niente di nuovo per i paseros
Sono passati quasi due anni dall’inchiesta che Lillo Rizzo fece alla frontiera tra Bolivia ed Argentina sui paseros. La situazione da allora non ha trovato ancora una soluzione e centinaia di famiglie boliviane continuano ad essere sfruttate dai commercianti ed imprenditori che vivono nei pressi di quel confine. Nell’articolo che avevo scritto per Narcomafie e che corredava la denuncia fotografica di Lillo, facevo riferimento alla tragica situazione dei minorenni, costretti ad abbandonare la scuola per un lavoro faticoso, e alla completa mercé di sconosciuti.
Una decina di giorni fa questo articolo del Clarín ricordava come la situazione dei minorenni sia ancora estremamente fragile: http://www.clarin.com/diario/2008/01/25/sociedad/s-03201.htm
La Bolivia, infatti, non ha ancora terminato di discutere una legge che tuteli i minorenni dallo sfruttamento ed i casi di bambini che vengono inviati nelle città argentine a prostituirsi o a servizio in condizioni di schiavitù, continuano a ripetersi. La situazione generale dei paseros (il cui compito è quello di trasportare a braccia o caricati come muli casse di merci da un lato all’altro della frontiera) non è quasi cambiata. Il salario è di un’ottantina di dollari al mese per caricare casse che spesso raggiungono più di cento chili di peso, sotto il sole a picco o la pioggia incessante. Per loro, non è ancora stata studiata una soluzione: le promesse sono sempre quelle di due anni fa e nulla è cambiato.
Un panorama della situazione, con i commenti dei lettori -che danno un’idea di come si viva il problema in Argentina ed in Bolivia-, lo si può trovare su questo articolo di Infobae del novembre scorso: http://www.infobae.com/contenidos/351161-100796-0-El-drama-los-paseros-la-frontera-Bolivia
Una decina di giorni fa questo articolo del Clarín ricordava come la situazione dei minorenni sia ancora estremamente fragile: http://www.clarin.com/diario/2008/01/25/sociedad/s-03201.htm
La Bolivia, infatti, non ha ancora terminato di discutere una legge che tuteli i minorenni dallo sfruttamento ed i casi di bambini che vengono inviati nelle città argentine a prostituirsi o a servizio in condizioni di schiavitù, continuano a ripetersi. La situazione generale dei paseros (il cui compito è quello di trasportare a braccia o caricati come muli casse di merci da un lato all’altro della frontiera) non è quasi cambiata. Il salario è di un’ottantina di dollari al mese per caricare casse che spesso raggiungono più di cento chili di peso, sotto il sole a picco o la pioggia incessante. Per loro, non è ancora stata studiata una soluzione: le promesse sono sempre quelle di due anni fa e nulla è cambiato.
Un panorama della situazione, con i commenti dei lettori -che danno un’idea di come si viva il problema in Argentina ed in Bolivia-, lo si può trovare su questo articolo di Infobae del novembre scorso: http://www.infobae.com/contenidos/351161-100796-0-El-drama-los-paseros-la-frontera-Bolivia
2 Comments:
Forse qualcosa di nuovo c'è... questo tema m'interessa molto e sto tentando di ottonere una borsa di studio post-dottorato dal governo svizzero su questo tema.
Vorrei parlarne con te
ti lascio la mia mail vonechecardia@gmail.com
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