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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Tuesday, February 12, 2008

Niente di nuovo per i paseros

Sono passati quasi due anni dall’inchiesta che Lillo Rizzo fece alla frontiera tra Bolivia ed Argentina sui paseros. La situazione da allora non ha trovato ancora una soluzione e centinaia di famiglie boliviane continuano ad essere sfruttate dai commercianti ed imprenditori che vivono nei pressi di quel confine. Nell’articolo che avevo scritto per Narcomafie e che corredava la denuncia fotografica di Lillo, facevo riferimento alla tragica situazione dei minorenni, costretti ad abbandonare la scuola per un lavoro faticoso, e alla completa mercé di sconosciuti.
Una decina di giorni fa questo articolo del Clarín ricordava come la situazione dei minorenni sia ancora estremamente fragile:
http://www.clarin.com/diario/2008/01/25/sociedad/s-03201.htm
La Bolivia, infatti, non ha ancora terminato di discutere una legge che tuteli i minorenni dallo sfruttamento ed i casi di bambini che vengono inviati nelle città argentine a prostituirsi o a servizio in condizioni di schiavitù, continuano a ripetersi. La situazione generale dei paseros (il cui compito è quello di trasportare a braccia o caricati come muli casse di merci da un lato all’altro della frontiera) non è quasi cambiata. Il salario è di un’ottantina di dollari al mese per caricare casse che spesso raggiungono più di cento chili di peso, sotto il sole a picco o la pioggia incessante. Per loro, non è ancora stata studiata una soluzione: le promesse sono sempre quelle di due anni fa e nulla è cambiato.
Un panorama della situazione, con i commenti dei lettori -che danno un’idea di come si viva il problema in Argentina ed in Bolivia-, lo si può trovare su questo articolo di Infobae del novembre scorso: http://www.infobae.com/contenidos/351161-100796-0-El-drama-los-paseros-la-frontera-Bolivia

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2 Comments:

Anonymous Isabelle Vonèche Cardia said...

Forse qualcosa di nuovo c'è... questo tema m'interessa molto e sto tentando di ottonere una borsa di studio post-dottorato dal governo svizzero su questo tema.
Vorrei parlarne con te

10:54 AM  
Anonymous isabelle Vonèche Cardia said...

ti lascio la mia mail vonechecardia@gmail.com

10:54 AM  

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