Patricia Troncoso sospende lo sciopero della fame
Patricia Troncoso ha infine sospeso lo sciopero della fame che da 110 giorni la vedeva protestare contro il trattamento imposto dal governo cileno ai prigionieri Mapuche. Alla Troncoso sono stati concessi infine alcuni benefici: potrà passare dal regime di carcere duro a lavorare in una fattoria-prigione e disporre dell’uscita domenicale. Insomma, per aver scontato più della metà della pena potrà usufruire dei normali benefici di legge, evitando così le misure della legge anti-terrorismo ispirata da Pinochet.
Da una settimana la Troncoso era alimentata a forza in un ospedale di Chillán, nel sud del Paese. Determinante perchè la situazione infine si sbloccasse, la mediazione del vescovo di Roncagua, Alejandro Goic.
Qui il link del documento presentato da Goic ai rappresentanti del governo sulla situazione dei Mapuche: http://www.piensachile.com/content/view/3564/7/
Da parte del governo Bachelet c’è la promessa, ancora una volta di aprire un tavolo di negoziati. Per il momento, però, la minaccia di trovarsi una martire mapuche tra i piedi, è scongiurata.
Da una settimana la Troncoso era alimentata a forza in un ospedale di Chillán, nel sud del Paese. Determinante perchè la situazione infine si sbloccasse, la mediazione del vescovo di Roncagua, Alejandro Goic.
Qui il link del documento presentato da Goic ai rappresentanti del governo sulla situazione dei Mapuche: http://www.piensachile.com/content/view/3564/7/
Da parte del governo Bachelet c’è la promessa, ancora una volta di aprire un tavolo di negoziati. Per il momento, però, la minaccia di trovarsi una martire mapuche tra i piedi, è scongiurata.
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