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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Thursday, July 19, 2007

Noriega tra Francia e Panama

Si avvicina la fine della condanna per Manuel Noriega e si allunga anche la fila di chi lo vuole per rinchiuderlo di nuovo. L’ex generale di ferro della Guardia Nacional panamense è richiesto dai suoi e dalla Francia, paese dove aveva deviato ingenti quantità di denaro provenienti dalle sue varie attività illecite.
Nel destino di Noriega c’è comunque il carcere: la scelta è tra i dieci anni nelle prigioni francesi ed i circa quaranta che gli spettano di diritto se torna in patria. L’ex agente della Cia preferirebbe l’aria di casa. Una volta a Panama, infatti, chiederebbe la revisione dei processi e magari riuscirebbe ad ottenere alcuni privilegi, difficilmente ottenibili in Europa. La difesa sta insistendo: secondo il suo avvocato, Noriega è un prigioniero di guerra ed una volta scontata la condanna deve essere reinviato al paese d’origine.
I suoi nemici sono divisi: c’è chi lo vorrebbe per farlo marcire dietro le sbarre e chi invece lo manderebbe in Francia per evitare che, con la sua influenza, Noriega riesca di nuovo a dividere i panamensi.
Faccia d’ananas ha oggi 71 anni e nutre un forte risentimento nei confronti dei suoi ex amici di Washington che l’hanno usato e poi tradito. Per gli Usa, però, Noriega non è più una minaccia. Negli anni passati ha detto tutto quello che doveva dire e nessuno sembra se ne sia scandalizzato. Due, in particolare, gli sgarbi che decretarono la caduta di Noriega: non “prestare” Panama per invadere il Nicaragua sandinista ed il rifiuto di implicare Fidel Castro con il narcotraffico. Sgarbi che costarono caro a Cara de piña.
Su youtube, le bugie su quell’invasione:

http://www.youtube.com/watch?v=VMij_K7Rd_g&mode=related&search=

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