L'ultimo samurai
Detto, fatto: Fujimori non sarà estraditato in Perù almeno fino al prossimo anno. Alla base del ritardo c’è ovviamente un cavillo legale. Il governo peruviano ha presentato infatti solo il 13 giugno scorso una nuova accusa contro l’ex dittatore –quella che lo vuole coinvolto nella morte di 41 detenuti del carcere Miguel Castro- e, secondo la giustizia cilena, il processo di estradizione deve ora seguire un ulteriore iter per valutare anche questa denuncia.
Fujimori nei giorni scorsi ha accettato la candidatura offertagli dal Kokumin Shinto, partito di destra, per presentarsi alle elezioni per il Senato giapponese. La scelta, dettata ovviamente per ostacolare la resa dei conti con la giustizia peruviana, secondo Amnesty International non gli garantirà l’immunità tanto agognata. Resta il fatto che El Chino continua a segnare punti a proprio favore ed il coinvolgimento del Giappone ha dato nuovi ed inaspettati sviluppi a tutta la vicenda.
Secondo la stampa giapponese, però, la candidatura di Fujimori si risolverebbe in un fallimento. Il Kokumin Shinto, che celebra l’ex presidente del Perù come l’Ultimo samurai, secondo i sondaggi otterrebbe infatti solo l’1% dei voti dell’elettorato. Staremo a vedere.
In Perù, intanto, infuria la polemica. Secondo alcuni analisti il ritardo con cui è stata presentata l’ultima denuncia confermerebbe che non esiste volontà politica, da parte del presidente Alan García, di gestire il caso Fujimori in casa. Cambio 90 –Alianza por el futuro nelle ultime elezioni-, l’aggrupazione fondata dal Chino, ancora oggi mantiene tredici deputati nel congresso peruviano, numero che gli permette una certa influenza alla quale García non vuole rinunciare.
Fujimori nei giorni scorsi ha accettato la candidatura offertagli dal Kokumin Shinto, partito di destra, per presentarsi alle elezioni per il Senato giapponese. La scelta, dettata ovviamente per ostacolare la resa dei conti con la giustizia peruviana, secondo Amnesty International non gli garantirà l’immunità tanto agognata. Resta il fatto che El Chino continua a segnare punti a proprio favore ed il coinvolgimento del Giappone ha dato nuovi ed inaspettati sviluppi a tutta la vicenda.
Secondo la stampa giapponese, però, la candidatura di Fujimori si risolverebbe in un fallimento. Il Kokumin Shinto, che celebra l’ex presidente del Perù come l’Ultimo samurai, secondo i sondaggi otterrebbe infatti solo l’1% dei voti dell’elettorato. Staremo a vedere.
In Perù, intanto, infuria la polemica. Secondo alcuni analisti il ritardo con cui è stata presentata l’ultima denuncia confermerebbe che non esiste volontà politica, da parte del presidente Alan García, di gestire il caso Fujimori in casa. Cambio 90 –Alianza por el futuro nelle ultime elezioni-, l’aggrupazione fondata dal Chino, ancora oggi mantiene tredici deputati nel congresso peruviano, numero che gli permette una certa influenza alla quale García non vuole rinunciare.
Labels: Peru
2 Comments:
leggere l'intero blog, pretty good
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