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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Thursday, November 16, 2006

Guatemala: la fragile democrazia

La democrazia guatemalteca vacilla. Le richieste di estradizione presentate nelle settimane scorse contro otto militari coinvolti nella repressione e nel genocidio degli anni Ottanta hanno trovato la ferma opposizione dei tribunali del Paese. Dopo Ríos Montt, anche Víctores Mejía non sarà estraditato in Spagna per rispondere di una lunga serie di reati, tra cui l’incendio dell’ambasciata spagnola a Ciudad del Guatemala, che fece 37 morti e l’assassinio di quattro sacerdoti della stessa nazionalità. Víctores Mejía, ex generale golpista, nonostante il verdetto favorevole, è profugo. Il 6 novembre, il tribunale aveva infatti accolto la richiesta di estradizione, decisione ora refutata dalla giudice Morelia Ríos.
La giustizia guatemalteca si rifiuta di guardare in faccia la storia e si rifugia dietro tecnicismi che evitano che le persone che si sono macchiate della morte di migliaia di persone, della tortura e dell’esodo forzato di intere popolazioni, paghino i loro misfatti. È una prova della debolezza della democrazia guatemalteca che, dopo anni da quegli orrendi misfatti, continua a subire l’influenza ed il potere della cupola militare e dei grandi vecchi del regime.
L’unico ad essere stato inviato in prigione degli otto accusati è l’ex ministro della Difesa, Aníbal Guevara, evidentemente caduto in disgrazia.
Il sito della Fondazione Myrna Mack, che lotta per il rispetto dei diritti umani in Guatemala:
http://www.myrnamack.org.gt/

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