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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Thursday, November 02, 2006

Nazioni Unite: che tristezza

Quasi una cinquantina di votazioni (47 per l’esattezza), più di un mese di incontri diplomatici, riunioni, vertici, consigli, colazioni, cene, fiumi di parole e quanto altro ancora per dimostrare come le Nazioni Unite non servano a nulla se non a spendere un sacco di soldi e a foraggiare un branco di inefficaci politici privi di qualità.
Stasera le televisioni, tra i servizi internazionali, hanno parlato a lungo del ritiro della candidatura di Venezuela e Guatemala come membro provvisorio del Consiglio di Sicurezza. Dopo un braccio di ferro durato settimane, alla fine sembra sarà Panama a rappresentare l’America Latina nell’esclusivo consesso. A sfuggire ai servizi televisivi di giornalisti abituati a ricevere veline e a parlare di futilità, è però la nefasta attitudine di un’organizzazione che spende il suo tempo ed i suoi fondi in lunghe e tediose votazioni e non interviene come e dove dovrebbe fare. La notizia era proprio questa. Piuttosto di parlare della posizione dei due paesi -troppo vicino uno e troppo lontano l’altro dagli Usa, centro dell’universo- sarebbe stato logico chiedersi come questo dinosauro spende il suo tempo e per quale ragione. Delegittimate, strumento in mano di quei pochi usciti vincenti da una guerra di sessanta anni fa, le Nazioni Unite sono ormai una vergogna morale.
A proposito, sull’inutilità delle missioni Onu, c’è un bellissimo e tristissimo documentario sulla vicenda di Romeo Dallaire, che fu a capo di quella disgraziata nel genocidio ruandese del 1994: “Shake hands with the devil”:
http://www.whitepinepictures.com/dallairesite/index.htm. Assolutamente da vedere.
La pagina dell’ex generale:
http://www.romeodallaire.com/

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