Il mistero nicaraguense
Ciò che sta più caratterizzando queste elezioni nicaraguensi è il mistero. Dopo la “quarantena” elettorale di settantadue ore, nessun exit poll, nessun pronostico o sondaggio viene permesso durante la giornata del voto. Sono per lo più gli osservatori stranieri a sbilanciarsi e a dire che il risultato più interessante sarà il numero dei voti con cui Ortega vincerà. Fino alle prime ore del pomeriggio di lunedì non si saprà praticamente nulla e per il momento c’è solo spazio per le speculazioni. Gli osservatori internazionali hanno detto che tutto è andato bene e che la partecipazione alle urne –fatto straordinario- è stata alta. Gli unici a storcere il naso sono stati quelli al mando dell’ambasciata statunitense. La ragione: alcuni seggi hanno aperto in ritardo, altri hanno chiuso dopo l’ora stabilita, in alcuni altri –com’era da prevedere- è mancata la luce (regalo dell’apertura neoliberista). Insomma, niente dell’altro mondo: è andata molto meglio che nella Florida del 2000. Qualcuno glielo dica all’ambasciatore Paul Trivelli.
Per chi vuole seguire lo scrutinio in diretta, vi posto il sito del Consejo Superior Electoral: http://www.cse.gob.ni/index.php?s=1
ed il blog del Nuevo Diario, con i commenti dei votanti da diverse province del Nicaragua: http://blogs.elnuevodiario.com.ni/articulos/134/blog-electoral-desde-los-departamentos
Per chi vuole seguire lo scrutinio in diretta, vi posto il sito del Consejo Superior Electoral: http://www.cse.gob.ni/index.php?s=1
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