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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Tuesday, October 10, 2006

L'indigenismo dimenticato di Manuel Scorza

Tra le mie letture giovanili ho ritrovato in questi giorni “La storia di Garabombo, l’invisibile”, romanzo di Manuel Scorza, scrittore peruviano. La sua prosa è forte e sociale e denuncia la situazione di arretratezza dei contadini della sierra del Perù. In epoca di rinascita dell’indigenismo risulta strano come Scorza sia stato dimenticato giacchè, in un certo senso, aveva proseguito l’opera di Jose María Arguedas nel tentativo di dare una voce ed una letteratura alle minoranze andine.
Aveva pagato sulla propria pelle le sue prese di posizione con due esili forzati, che lo avevano portato a Madrid e a diverse visite italiane. Al realismo magico che andava di moda a quei tempi –eravamo negli anni Settanta- contrapponeva la realtà, che era desolazione, abbandono, povertà. Problemi veri, seri, che rimanevano irrisolti e che nessun realismo magico poteva togliere alla gente della sierra. Anche Garabombo, nel suo cammino all'invisibilità, doveva provare la durezza della prigione.
L’opera di Scorza è andata attenuandosi non solo in Europa, ma anche nelle Americhe, fatto dovuto, forse, alla prematura morte dello scrittore avvenuta in un incidente aereo.
Per conoscere meglio Manuel Scorza su internet c’è un’intervista inedita data a José Julio Perlado:
http://www.ucm.es/info/especulo/numero7/scorza.htm
Feltrinelli continua, per fortuna, a pubblicare l’opera di Scorza in italiano. Qui il catalogo:
http://www.feltrinelli.it/SchedaAutore?id_autore=255710

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