Meno libertà di stampa
La SIP è la Sociedad Interamericana de Prensa. Ieri ha definito il suo nuovo presidente, il dominicano Rafael Molina in una riunione svoltasi in Messico. Il congresso non è stato solo per definire le nuove cariche, ma per denunciare come la situazione per i giornalisti in America sia peggiorata: nove morti in sei mesi, in un continente dove –Colombia a parte- non esistono guerre dichiarate, per non parlare degli attacchi armati alle redazioni, le aggressioni, le minacce e il disprezzo dei più elementari diritti umani. La situazione è palesemente peggiorata; sono ben dodici i Paesi che hanno ricevuto il mònito del consiglio: Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Guatemala, Ecuador, Stati Uniti, Messico, Perù, Uruguay e Venezuela sono sul banco degli accusati.
La democrazia non è un sistema politico sufficiente per preservare la libertà di stampa. Paesi come Stati Uniti o Costa Rica dispongono di una legislazione che limita i diritti di chi informa e che ne altera la obiettività. In Messico il narcotraffico e il sistema politico corrotto fanno sì che i giornalisti siano presi costantemente di mira: in questo paese si contano 52 omicidi negli ultimi venti anni. Durante l’amministrazione Fox sono state denunciate 525 aggressioni.
La Sip ha insistito poi su Cuba e Venezuela, dove è in atto una repressione costante nei confronti dei giornalisti oppositori al governo di Fidel Castro ed Hugo Chávez. Anche Evo Morales sembra intenzionato a seguire questa strada, con la recente pubblicazione di una lista nera.
Il sito della SIP: http://www.sipiapa.org/espanol/espanol.cfm
Nota a parte, su Peacereporter ho pubblicato un approfondimento sulla situazione in Nicaragua ad un mese dalle elezioni: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=6392
La democrazia non è un sistema politico sufficiente per preservare la libertà di stampa. Paesi come Stati Uniti o Costa Rica dispongono di una legislazione che limita i diritti di chi informa e che ne altera la obiettività. In Messico il narcotraffico e il sistema politico corrotto fanno sì che i giornalisti siano presi costantemente di mira: in questo paese si contano 52 omicidi negli ultimi venti anni. Durante l’amministrazione Fox sono state denunciate 525 aggressioni.
La Sip ha insistito poi su Cuba e Venezuela, dove è in atto una repressione costante nei confronti dei giornalisti oppositori al governo di Fidel Castro ed Hugo Chávez. Anche Evo Morales sembra intenzionato a seguire questa strada, con la recente pubblicazione di una lista nera.
Il sito della SIP: http://www.sipiapa.org/espanol/espanol.cfm
Nota a parte, su Peacereporter ho pubblicato un approfondimento sulla situazione in Nicaragua ad un mese dalle elezioni: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=6392
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