Il desaparecido della democrazia
Continuano senza risultati le ricerche di Jose Julio López, il testimone principale del processo che ha portato alla condanna all’ergastolo di Miguel Etchecolatz, l’ex capo della polizia di Buenos Aires. López è scomparso lunedì, un giorno prima della sentenza e da allora non si è più saputo più nulla di lui. Il processo contro Etchecolatz è stato marcato da pressioni e minacce: l’ex poliziotto, ancora influente, non ha mai accettato le accuse (“Solo Dio mi può giudicare” ha detto, tanto per capire il personaggio). Per lui, era in ballo, per la prima volta in Argentina, l’accusa di genocidio.
La scomparsa di López ha suscitato timore ed apprensione perchè rivelerebbe la presenza di un apparato parallelo allo Stato, capace di muovere uomini ed idee a proprio piacimento. Sono ancora migliaia, nelle forze di polizia, quelli che appoggiano uomini come Etchecolatz e le loro idee repressive, segno di una frattura nella società difficile da rimarginare.
Mentre López non si trova, sono giunte come un doccia fredda le dichiarazioni di Hebe de Bonafini: “López non è un tipico desaparecido. Vive in un quartiere di poliziotti, ha un fratello poliziotto e la famiglia non ne denuncia la sparizione” ha dichiarato a Radio 10. Secondo la Bonafini, López non sarebbe mai stato un testimone chiave nella condanna a Etchecolatz, ma solo uno dei tanti. Parole dure anche sul presunto sequestro, consumato sì negli ambienti di destra, ma del quale starebbero approfittando quei settori della sinistra interessati a screditare la politica sui diritti umani del presidente Kirchner. Su Peacereporter, Stella Spinelli parla del caso: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=6344
La scomparsa di López ha suscitato timore ed apprensione perchè rivelerebbe la presenza di un apparato parallelo allo Stato, capace di muovere uomini ed idee a proprio piacimento. Sono ancora migliaia, nelle forze di polizia, quelli che appoggiano uomini come Etchecolatz e le loro idee repressive, segno di una frattura nella società difficile da rimarginare.
Mentre López non si trova, sono giunte come un doccia fredda le dichiarazioni di Hebe de Bonafini: “López non è un tipico desaparecido. Vive in un quartiere di poliziotti, ha un fratello poliziotto e la famiglia non ne denuncia la sparizione” ha dichiarato a Radio 10. Secondo la Bonafini, López non sarebbe mai stato un testimone chiave nella condanna a Etchecolatz, ma solo uno dei tanti. Parole dure anche sul presunto sequestro, consumato sì negli ambienti di destra, ma del quale starebbero approfittando quei settori della sinistra interessati a screditare la politica sui diritti umani del presidente Kirchner. Su Peacereporter, Stella Spinelli parla del caso: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=6344
2 Comments:
imparato molto
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