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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Monday, October 16, 2006

Anche l'Ecuador va al ballottaggio

Nemmeno l’Ecuador ha deciso di andare a sinistra. Per il momento, ci sarà il ballottaggio tra Álvaro Noboa, magnate delle banane, e Rafael Correa.
Noboa, che fino a pochi giorni fa risultava addirittura terzo nei sondaggi, da anni insegue la presidenza ecuadoriana. Su Correa non si è risparmiato: “Correa è un amico dei terrorisiti, un comunista, un dittatore con l’immagine di Cuba in mente... la mia proposta è che l’Ecuador sia come la Spagna, il Cile, l’Italia paesi dove ci sono libertà e democrazia”. Magari bisognerà spiegargli che la democrazia italiana è un po’ sputtanata, però contento lui... Noboa, d’altronde, è l’uomo più ricco dell’Ecuador e deve essere ben felice di poter instaurare una repubblica alla Berlusconi nel cuore del Sudamerica.
Correa ha invece un diavolo per capello. Le inchieste lo davano vincente, e deve accontentarsi di un ballottaggio che lo vede perdente in partenza. Appena chiusi i seggi ha iniziato a denunciare brogli. A spaventare l’elettorato ce ne ha messo del suo: proprio il giorno prima delle elezioni ha dichiarato che –come Evo Morales- avrebbe rivisto i contratti con le multinazionali del petrolio.
L’appuntamento ora è per il 26 novembre. Su La Hora, le dichiarazioni audio e video dei candidati:
http://www.lahora.com.ec/frontEnd/main.php?idRegional=1
Il sito del Tribunale elettorale dell’Ecuador:
http://www.tse.gov.ec/

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