Non allineati e con responsabilità
È iniziato ieri il XIV vertice dei Paesi non allineati. La notizia, sebbene importante, sta passando inosservata vuoi perchè l’incontro si svolge a Cuba, vuoi perchè è bene non ferire i sentimenti degli Usa, occupati in questi giorni nel ricordare la tragedia delle Torri gemelle. Esiste, però, ed è bene ricordarlo, un mondo che non si riconosce nè con la smania occupazionista degli Usa, nè con la follia terrorista di alcuni paesi arabi.
Chi ne parla, in Italia, ne fa con riferimento alla notizia di colore dell’apparizione o no di Fidel Castro, piuttosto che preoccuparsi dei temi che qui saranno discussi. È un male tutto italiano, ma ormai ne siamo abituati.
I paesi non allineati sono 116 e nell’agenda del vertice dell’Avana ci sono temi scottanti, come il ricorso alle energie alternative, il programma nucleare iraniano e gli accordi di pace tra India e Pakistan. Tra buone intenzioni e un’agenda alternativa c’è spazio per la polemica, visto che a Cuba sono arrivati anche personaggi poco raccomandabili, come Ahmadinejad o Musharraf. Insomma, essere non allineati oggi non è certo sufficiente. Reporteros sin fronteras lo spiega bene: “Il vertice” si legge nel loro comunicato “non deve servire a giustificare le dittature, l’oppressione e l’assenza di uno Stato di diritto”.
La pagina ufficiale del vertice:
http://www.cubanoal.cu/
Chi ne parla, in Italia, ne fa con riferimento alla notizia di colore dell’apparizione o no di Fidel Castro, piuttosto che preoccuparsi dei temi che qui saranno discussi. È un male tutto italiano, ma ormai ne siamo abituati.
I paesi non allineati sono 116 e nell’agenda del vertice dell’Avana ci sono temi scottanti, come il ricorso alle energie alternative, il programma nucleare iraniano e gli accordi di pace tra India e Pakistan. Tra buone intenzioni e un’agenda alternativa c’è spazio per la polemica, visto che a Cuba sono arrivati anche personaggi poco raccomandabili, come Ahmadinejad o Musharraf. Insomma, essere non allineati oggi non è certo sufficiente. Reporteros sin fronteras lo spiega bene: “Il vertice” si legge nel loro comunicato “non deve servire a giustificare le dittature, l’oppressione e l’assenza di uno Stato di diritto”.
La pagina ufficiale del vertice:
http://www.cubanoal.cu/
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