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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Friday, July 14, 2006

Cuba, l'isola che deve scomparire

Bush ha approvato nei giorni scorsi un piano elaborato che prevede lo stanziamento di 80 milioni di dollari per due anni. A favore di che? Della fame nel mondo, della pace in Medio Oriente, dell’approvazione del protocollo di Kyoto, del ritiro delle truppe dall’Iraq? Niente di tutto questo. L’interesse di Bush è per Cuba. Fidel, infatti, non sarà eterno e i conservatori della Casa Bianca mettono le mani avanti. È meglio farsi trovare pronti, piuttosto che impreparati.
L’opposizione castrista negli Usa (la stessa che ha finanziato il terrorista Posada Carriles e la Contra) riceverà nei prossimi mesi un fiume di denaro. Ad esserne beneficiati saranno prima di tutto i mezzi di telecomunicazione come Radio e TV Martí e quegli enti che, già sponsorizzati dai milionari di origine cubana che abbondano in Florida, non hanno certo bisogno di ulteriori fondi.
A Cuba, naturalmente, sono incazzati. Ricardo Alarcón, il presidente del Congresso, un paragone storico ce l’ha pronto. “Bush è come Hitler”. Ricordate l’Austria e la Cecoslovacchia? L’Anschluss vi dice qualcosa? Cuba, una volta morto Fidel, sarà un satellite in più degli Usa.
Viva l’Impero, quindi e se la Cuba futura vanterà il sistema sanitario statunitense è probabile che i cubani scompariranno tutti nella prossima generazione. Con buona pace di una delle migliori scuole di medicina al mondo, quella dell’Avana.
Il testo del piano Bush su Cuba si trova qui in formato Pdf:
http://www.state.gov/documents/organization/68873.pdf

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