Name:

"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Sunday, July 09, 2006

La banda dei quattro va in galera

Quattro che sarebbe stato meglio non incontrarli mai nel Guatemala a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta: Efraín Rios Montt, Aníbal Guevara, Oscar Mejía Víctores e Benedicto Lucas García. Ora, la giustizia spagnola ha diramato un mandato di cattura internazionale per processarli infine per genocidio e lesa umanità. Romeo Lucas García, deceduto sei settimane fa, si è salvato andando all’altro mondo. Ragazzi, biosgna dirlo chiaro: questi qui erano dei pazzi, imbevuti di insano fanatismo. Era gente che mandava a bruciare le montagne per cuocere i maya, che seppelliva vivi i bambini, che ha messo in mano ai contadini i fucili perchè si ammazzassero tra loro. Oggi si difendono dicendo che il giudice spagnolo Santiago Pedraz che ha ordinato l’arresto, è parziale “perchè si identifica con una ideologia di sinistra”.
Ideologia o no, resta un documento massiccio, promosso dalla Chiesa cattolica guatemalteca, dove è stato provato che l’esercito è stato il grande colpevole delle centinaia di massacri che hanno sconvolto il Guatemala per anni e che i mandanti erano da ricercare proprio nelle più alte sfere del potere. Sconvolgente è il fatto che il Guatemala –come il Cile, come El Salvador, come l’Uruguay, come l’Argentina: quanto è lunga la lista?- non abbia mai fatto nulla per portare i delinquenti in uniforme davanti a un giudice.
Pedraz dà seguito infine alla denuncia di Rigoberta Menchú che da anni stava dormendo negli anfratti della giustizia spagnola.
Sulla Prensa Libre di Ciudad del Guatemala, una brevissima biografia degli imputati e dei loro misfatti:
http://www.prensalibre.com/pl/2006/julio/08/146335.html
La pagina della fondazione Menchú:
http://www.frmt.org/

0 Comments:

Post a Comment

<< Home