Quel terrorista di Tony Saca
Abbiamo parlato pochi giorni fa della morte di due poliziotti nel Salvador. Ora, il presidente Saca ha presentato con mozione d’urgenza un pacchetto di leggi, racchiuse nella comoda formula di Ley Antiterrorismo, che prevede delegare alla polizia e alle forze dell’ordine in genere funzioni al limite della repressione.
Definire oggi la parola terrorista diventa ben difficile. Secondo Saca, alunno ostinato di Bush, terrorista è chi protesta, chi manifesta, chi sfila in corteo. Insomma, chi possiede ancora una coscienza critica in questi tempi di lavaggi del cervello televisivi. Saca e quelli come lui vorrebbero imporre le loro scelte alla forza, zittire l’opposizione e arricchirsi in santa pace. La democrazia centroamericana è questa: chi viene eletto –brogli o no, non importa- ha il diritto di fare quello che gli pare e gli altri, zitti.
Chi è Tony Saca? È il tipico esempio d’animale politico del nostro tempo. Privo di una preparazione specifica, Saca è giunto alla presidenza per due motivi precisi: uno, che è stato il presentatore più popolare, per anni, degli avvenimenti sportivi nel suo paese, dal Mondiale alle Olimpiadi; l’altro, che si è unito in un buon momento ad Arena, il partito della repressione, quello, per intenderci, che ha generato Roberto D’Aubuisson, il mandante dell’assassinio di monsignor Romero.
Le maniere forti, insomma, ce l’ha nel DNA. Ora, con la scusa del terrorismo, personaggi come questi, degni di una dittatura stile anni Settanta, trovano la possibilità di risorgere e di pascere. Sarebbe interessante approfondire quali siano le differenze tra quelle dittature e le attuali democrazie. Oggi non si muore, no se desaparece, certo: ma cosa siamo se non possiamo esprimere ciò che pensiamo?
Chi è terrorista e chi no? Chi manifesta o chi toglie i diritti?
Fatevi un giro nel fascismo salvadoregno (c’è anche una galleria audio con un messaggio del maggiore d’Aubuisson deceduto anni fa):
http://www.arena.com.sv/
http://juventudarenera.galeon.com/
Definire oggi la parola terrorista diventa ben difficile. Secondo Saca, alunno ostinato di Bush, terrorista è chi protesta, chi manifesta, chi sfila in corteo. Insomma, chi possiede ancora una coscienza critica in questi tempi di lavaggi del cervello televisivi. Saca e quelli come lui vorrebbero imporre le loro scelte alla forza, zittire l’opposizione e arricchirsi in santa pace. La democrazia centroamericana è questa: chi viene eletto –brogli o no, non importa- ha il diritto di fare quello che gli pare e gli altri, zitti.
Chi è Tony Saca? È il tipico esempio d’animale politico del nostro tempo. Privo di una preparazione specifica, Saca è giunto alla presidenza per due motivi precisi: uno, che è stato il presentatore più popolare, per anni, degli avvenimenti sportivi nel suo paese, dal Mondiale alle Olimpiadi; l’altro, che si è unito in un buon momento ad Arena, il partito della repressione, quello, per intenderci, che ha generato Roberto D’Aubuisson, il mandante dell’assassinio di monsignor Romero.
Le maniere forti, insomma, ce l’ha nel DNA. Ora, con la scusa del terrorismo, personaggi come questi, degni di una dittatura stile anni Settanta, trovano la possibilità di risorgere e di pascere. Sarebbe interessante approfondire quali siano le differenze tra quelle dittature e le attuali democrazie. Oggi non si muore, no se desaparece, certo: ma cosa siamo se non possiamo esprimere ciò che pensiamo?
Chi è terrorista e chi no? Chi manifesta o chi toglie i diritti?
Fatevi un giro nel fascismo salvadoregno (c’è anche una galleria audio con un messaggio del maggiore d’Aubuisson deceduto anni fa):
http://www.arena.com.sv/
http://juventudarenera.galeon.com/
3 Comments:
"El hombre es libre, tiene que ser libre. Su primera virtud, su gran hermosura, su gran amor es la libertad": tutto molto bello. Ma arriva come una pugnalata, dalla pagina di Alianza Republicana Nacionalista. Cos'è cambiato, forse il modo di rigirare le frasi per mascherare le vere intenzioni? Una volta mio nonno raccontava che una delle regole imposte dai fascisti era: "Tu non devi pensare, devi solamente sapere." Messaggio presuntuoso e insopportabile, ma senza troppi giochi di parole. E con niente che possa condurre a "Paz, progreso y libertad".
A presto,
Francesco
Da paura, no?
Maurizio
molto intiresno, grazie
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