Le ragazze di Ciudad Juárez
Non c’è nessun serial killer, nessun piano occulto, nessun festino del narcotraffico dietro le morti delle ragazze di Ciudad Juárez. Questa è la conclusione a cui è giunta la commissione per i Diritti umani del Messico dopo due anni di indagini. La colpa è del machismo e della violenza famigliare. Il procuratore, che si chiama Mario Álvarez, per provare le sue affermazioni ha ricordato che a Toluca, nello stesso periodo, di ragazze morte ce ne sono state 603, il doppio che a Juárez, senza che nessuna organizzazione gridasse allo scandalo. Il riferimento ad Amnesty International, che con una campagna di sensibilizzazione aveva portato il caso all’attenzione internazionale, è palese.
Le dichiarazioni del procuratore hanno dell’incredibile e dimostrano come, sui casi di Juárez, il governo di Fox non sappia e non voglia intervenire. Nel 1999, la squadra dell’Fbi chiamata dall’allora presidente Zedillo insisteva nella presenza di un gruppo che attuava seguendo un ripetuto modello di condotta. Le ragazze uccise presentavano nella grande maggioranza le stesse violenze e le stesse sevizie. La tesi è sempre stata avallata da giornalisti, investigatori privati ed avvocati delle vittime: l’unica a non averla mai presa in considerazione è stata la polizia. La connivenza tra forze dell’ordine e dello Stato, cartelli della droga e personaggi influenti sarebbe infatti la causa di tanta omertà. Il segreto, ben guardato, continua ad essere conservato. E ricordiamoci che Barrio, governatore di Ciudad Juárez al tempo della recrudescenza degli assassinii, è oggi ministro della Repubblica, amico e consigliere del señor Presidente.
Qui Amnesty sul caso di Juárez:
http://www.amnestyusa.org/spanish/mujeres/juarez/
Casa Amiga è un’organizzazione femminile di Ciudad Juárez impegnata in prima linea perchè si faccia chiarezza sui crimini:
http://www.casa-amiga.org/
Le dichiarazioni del procuratore hanno dell’incredibile e dimostrano come, sui casi di Juárez, il governo di Fox non sappia e non voglia intervenire. Nel 1999, la squadra dell’Fbi chiamata dall’allora presidente Zedillo insisteva nella presenza di un gruppo che attuava seguendo un ripetuto modello di condotta. Le ragazze uccise presentavano nella grande maggioranza le stesse violenze e le stesse sevizie. La tesi è sempre stata avallata da giornalisti, investigatori privati ed avvocati delle vittime: l’unica a non averla mai presa in considerazione è stata la polizia. La connivenza tra forze dell’ordine e dello Stato, cartelli della droga e personaggi influenti sarebbe infatti la causa di tanta omertà. Il segreto, ben guardato, continua ad essere conservato. E ricordiamoci che Barrio, governatore di Ciudad Juárez al tempo della recrudescenza degli assassinii, è oggi ministro della Repubblica, amico e consigliere del señor Presidente.
Qui Amnesty sul caso di Juárez:
http://www.amnestyusa.org/spanish/mujeres/juarez/
Casa Amiga è un’organizzazione femminile di Ciudad Juárez impegnata in prima linea perchè si faccia chiarezza sui crimini:
http://www.casa-amiga.org/
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