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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Tuesday, January 02, 2007

Bolivia e Usa: le relazioni imperfette

Non c’è stata vacanza per Evo Morales che ha inaugurato a fine anno i lavori della costruzione della prima fabbrica di trasformazione della foglia di coca, situata nella regione di Cochabamba. L’investimento previsto è di 250.000 dollari e lo stabilimento, chiavi in mano, sarà pronto in tre mesi. La fabbrica, una volta in funzione, produrrà un mate che mischia la foglia di coca all’anice e alla camomilla. Più avanti, è prevista la produzione di differenti tipi di tè a base di foglia di coca e di frutti tropicali.
La costruzione della pianta ha richiamato le solite critiche da parte degli Stati Uniti, che insistono invece sull’applicazione del piano originale sulla coltivazione della coca –controllo e distruzione-, osteggiato da sempre dall’amministrazione Morales.
Il Consiglio di ministri, che si è riunito il primo gennaio, ha fatto anche un ulteriore passo nello stabilire ulteriori distanze con gli Usa, firmando una legge che obbliga i cittadini statunitensi che si recano in Bolivia a richiedere il visto di soggiorno. Il governo boliviano si è appellato al diritto di reciprocità (già messo in atto tra gli altri da Cile e Brasile) per il fatto che gli Stati Uniti obbligano i cittadini dei paesi latinoamericani a richiedere il visto per entrare nel loro paese.
“Per quanti piccoli e sottosviluppati” ha detto Morales “abbiamo la stessa dignità di altri Paesi più grandi”. Il presidente boliviano ha poi ricordato l’attentato del marzo scorso a La Paz, perpetrato da un cittadino statunitense e che lasciò un saldo di due morti. Insomma, la relazione Usa-Bolivia comincia nel 2007 con il più classico dei proverbi: occhio per occhio, dente per dente. Come prepararsi un tè di foglie di coca:

http://es.wikipedia.org/wiki/Mate_de_coca

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