No más muertos
Pochi mesi fa avevamo dato notizia dei Minutemen (archivio di maggio), un gruppo di invasati guidato da Chris Simcox che pattuglia la frontiera tra gli Usa ed il Messico alla caccia di emigranti da acchiappare e consegnare alla polizia. Per fortuna i gringos non sono tutti dei cow-boy ignoranti. Sempre in Arizona opera l’organizzazione umanitaria No More Deaths, che si occupa della ricerca e del salvamento degli emigranti dispersi nel deserto.
Negli ultimi dieci anni sono stati almeno tremila i morti tra i latinoamericani che hanno cercato di attraversare il deserto inseguendo il sogno americano. Solo quest’anno si sono contate 124 vittime. Trattandosi di stime ufficiali è logico pensare che almeno un immigrante al giorno perda la vita nell’intento. Il fondatore di No More Deaths, John Fife, è convinto che ci sia una diretta relazione nell’aumento tra le morti e la militarizzazione della frontiera. Invece di servire da repellente, le nuove misure in materia migratoria costringono gli emigranti a cercare soluzioni disperate, gettandosi sulle più pericolose piste desertiche pur di raggiungere Tucson e le altre città della zona di confine.
Taciuto dalla stampa, No More Deaths porta ad esempio il caso di due sorelline di 11 e 17 anni che sono morte il mese scorso nel tentativo di attraversare il deserto per riunirsi con i genitori che lavoravano in Georgia. L’altra faccia dei discorsi trionfalistici di Bush è qui, nel profondo dell’Arizona, tra tragedie e drammi famigliari che nemmeno sfiorano i grandi capoccioni di Washington.
Il sito web di No More Deaths: http://www.nomoredeaths.org/
Negli ultimi dieci anni sono stati almeno tremila i morti tra i latinoamericani che hanno cercato di attraversare il deserto inseguendo il sogno americano. Solo quest’anno si sono contate 124 vittime. Trattandosi di stime ufficiali è logico pensare che almeno un immigrante al giorno perda la vita nell’intento. Il fondatore di No More Deaths, John Fife, è convinto che ci sia una diretta relazione nell’aumento tra le morti e la militarizzazione della frontiera. Invece di servire da repellente, le nuove misure in materia migratoria costringono gli emigranti a cercare soluzioni disperate, gettandosi sulle più pericolose piste desertiche pur di raggiungere Tucson e le altre città della zona di confine.
Taciuto dalla stampa, No More Deaths porta ad esempio il caso di due sorelline di 11 e 17 anni che sono morte il mese scorso nel tentativo di attraversare il deserto per riunirsi con i genitori che lavoravano in Georgia. L’altra faccia dei discorsi trionfalistici di Bush è qui, nel profondo dell’Arizona, tra tragedie e drammi famigliari che nemmeno sfiorano i grandi capoccioni di Washington.
Il sito web di No More Deaths: http://www.nomoredeaths.org/
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