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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Monday, August 14, 2006

Botte a gogò per medici e maestri

È difficile essere medici o maestri in Centroamerica. Stipendi da fame, pallottole della polizia, botte da orbi durante i cortei di protesta, alunni o pazienti che ti minacciano. Una volta, la società si reggeva grazie a queste figure simbolo. Insegnare e sanare: quali migliori esempi per la gente? Oggi, il governatore di Oaxaca, in Messico, Ulises Ruiz, ha già sulla sua coscienza almeno una decina di maestri morti ammazzati dalle sue truppe. In Honduras, va un po’ meglio: i maestri vengono “solo” presi a bastonate. Stessa sorte per i medici del Guatemala e del Nicaragua.
Cosa succede? Segno dei tempi e dei risultati delle tanto sbandierate ricette liberali. Le ragioni sono tante e si accumulano, prima fra tutte l’incapacità (o è meglio dire il disinteresse) dello Stato di applicare politiche sociali che plachino almeno in parte il disequilibrio creato dalle contingenze internazionali.
La gente ha necessità basiche e i salari sono perfettamente ridicoli.
Qual’è lo stato delle cose? In Guatemala, i medici sono in sciopero dal 10 agosto. Il movimento di protesta è stato graduale, in maniera da dare tempo alle autorità di provvedere ad una soluzione. Le ragioni? Negli ospedali pubblici manca di tutto, dalle garze fino alle sale operatorie che cadono a pezzi. Mancano in tutto 130 milioni di dollari. Lo Stato ha trovato la soluzione: nei prossimi giorni si assisterà alla militarizzazione degli ospedali pubblici. Ed i politici? Loro continueranno a farsi curare negli ospedali privati.
I maestri non stanno meglio. Ad Oaxaca, da quasi tre mesi i maestri (lo sciopero è iniziato il 22 maggio) chiedono che il governatore se ne vada. Quella che era iniziata come una protesta per ottenere migliori condizioni di lavoro ed un aumento salariale, è finita in carneficina. Il governatore Ruiz risolve così le vertenze sindacali. L’ultimo maestro morto è di giovedì scorso.
In Honduras, il governo ha invece finalmente accettato di accordare un aumento salariale ai maestri. Prima, però, i professori le hanno prese di santa ragione (50 feriti, alcuni per i colpi di arma da fuoco della polizia). Le busse sono servite a qualcosa: ora, guadagneranno 350 dollari al mese.

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