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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Sunday, May 14, 2006

Mapuche: la Bachelet non molla

Sono diventati già 62 i giorni di sciopero della fame di Juan Carlos Huenulao, Patricia Troncoso, Jaime e Juan Marileo (quest'ultimo ricoverato all'ospedale di Temuco), i quattro Mapuche che chiedono una revisione del loro processo. La Bachelet, presentatasi al mondo come progressista, socialista, aperta al dialogo non cede e non si pronuncia, nonostante il moltiplicarsi degli appelli a favore dei reclusi, ultimo quello del Nobel per la letteratura José Saramago. Figlia di un militare, ex ministro della Difesa, la Bachelet sta mostrando in questa vicenda la sua vocazione legalista (nel caso del Cile non è un vanto), radicata al punto da difendere una sentenza ottenuta sotto le condizioni delle leggi anti terrorismo promulgate durante la dittatura di Pinochet.
La situazione, per quanto il governo cileno cerchi di minimizzare, sta diventando tesa. I Mapuche, attraverso il sito Mapuexpress
http://mapuexpress.net ora minacciano una rivolta generale dei popoli indigeni cileni nel caso che non si giunga a negoziati.
La sorte dei prigionieri è seguita ed aggiornata giornalmente sul sito:
http://www.presospoliticosmapuche.org/

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