L'ambiente ed Evangelina
Nemmeno a farlo apposta a proposito di quello che scrivevo ieri, l’unico spazio in cronaca al summit di Vienna i giornali italiani l’hanno dedicato all’irruzione di Evangelina Carrozo in bikini. La Carrozo, che dice di essere attivitsa di Greenpeace, chiedeva lo stop della costruzione delle fabbriche di cellulosa sul Río Uruguay, tema che da tempo ha generato uno scontro diplomatico tra Argentina ed Uruguay.
Ai presidenti, ovviamente, è piaciuta l’entrata; ai fini della contaminazione della cellulosa non gliene sarà importato niente a nessuno. Sui metodi attuati ormai da Greenpeace convengo, comunque, che è sempre meglio mostrare le tette che farsi arpionare da una baleniera giapponese in un giorno di tempesta nel mezzo dell’oceano Pacifico.
Per la cronaca, quella che nessuno racconta. Evangelina è la regina del carnevale di Gualeguaychú, il paesotto che sorge sulla sponda argentina del fiume Uruguay. Un paio di settimane fa è stata contattata da Greenpeace per questa passerella a Vienna. La ragazza, probabilmente in cerca di pubblicità, ha accettato ed il gioco è fatto: Greenpeace fa parlare di sè, Evangelina troverà qualche contratto pubblicitario e le fabbriche di cellulosa si costruiranno ugualmente, con buona pace degli abitanti di Gualeguaychú che ora fanno il tifo per la loro beniamina.
Candido il commento del fratello della ragazza: “Evangelina non è un’attivista di Greenpeace. Loro ci hanno fatto la proposta e noi abbiamo accettato. Loro hanno pagato tutto”. Viva la verità.
Ai presidenti, ovviamente, è piaciuta l’entrata; ai fini della contaminazione della cellulosa non gliene sarà importato niente a nessuno. Sui metodi attuati ormai da Greenpeace convengo, comunque, che è sempre meglio mostrare le tette che farsi arpionare da una baleniera giapponese in un giorno di tempesta nel mezzo dell’oceano Pacifico.
Per la cronaca, quella che nessuno racconta. Evangelina è la regina del carnevale di Gualeguaychú, il paesotto che sorge sulla sponda argentina del fiume Uruguay. Un paio di settimane fa è stata contattata da Greenpeace per questa passerella a Vienna. La ragazza, probabilmente in cerca di pubblicità, ha accettato ed il gioco è fatto: Greenpeace fa parlare di sè, Evangelina troverà qualche contratto pubblicitario e le fabbriche di cellulosa si costruiranno ugualmente, con buona pace degli abitanti di Gualeguaychú che ora fanno il tifo per la loro beniamina.
Candido il commento del fratello della ragazza: “Evangelina non è un’attivista di Greenpeace. Loro ci hanno fatto la proposta e noi abbiamo accettato. Loro hanno pagato tutto”. Viva la verità.
2 Comments:
Triste notare che la questione delle "papeleras" sia una guerra tra "fratelli" (dove ovviamente pesano - e molto - le virgolette). Questo episodio dovrebbe far meditare i cantori dell'unione latinoamericana prossima ventura...
Saluti, Doppiafila
molto intiresno, grazie
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