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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Friday, May 05, 2006

I bambini di Porto Rico

Lo Stato non ha soldi e a farne le spese sono i bambini. Puerto Rico attraversa da alcuni mesi una severa crisi fiscale, con un buco di 900 milioni di dollari che non si può colmare. Da una settimana 90.000 impiegati dell’amministrazione pubblica sono stati mandati a casa, con un sussidio di 130 dollari alla settimana. Chiuse, quindi, anche le quindicimila scuole che, oltre all’educazione basica, sostenevano le spese di colazione e di pranzo per 400.000 bambini. Puerto Rico è solo l’ultimo esempio della dabbenaggine delle politiche neo liberali. Dopo l’Argentina, l’Uruguay, l’Ecuador tocca quindi anche all’isola felice, corteggiata dagli Usa e premiata con lo status di stato associato.
Ora, chi è rimasto senza lavoro riceve aiuti dall’assistenza e dai fondi federali. L’Associazione Familias y Niños sta consegnando pacchi di alimenti perchè genitori e figli possano sopravvivere alla crisi. Insomma, sono messi proprio male.
I politici fanno a gara a darsi la colpa. Il governatore Acevedo, privo della maggioranza nel Congresso, dice di avere le mani legate; l’opposizione ribatte che le misure proposte da Acevedo sono irrealizzabili. Intanto, di mezzo ci vanno i bambini. Quello che nessuno dice è che il governo di Puerto Rico ha sperperato in tutti questi anni ingenti somme di denaro, nel tentativo di scimmiottare il benessere del made in Usa.
Alle 3 di notte (6 maggio), ora italiana, sarà possibile seguire la videochat con il governatore Aníbal Acevedo su:
http://www.primerahora.com/
Informazione più attendibile viene invece dall’ascolto di Radio Universidad, che sta seguendo in diretta gli avvenimenti e si può ascoltare direttamente in rete: http://radiouniversidad.org/
Voce alternativa anche su: http://indymediapr.org/

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