La Rice dalla Bachelet in cerca di consenso
Michelle Bachelet è da oggi, ufficialmente, il nuovo presidente del Cile. L’attenzione dei media è però rivolta alla presenza di Condoleeza Rice che, dopo le sparate dei giorni scorsi cercherà di correre ai ripari. Il tentativo di creare un fronte anti-Venezuela è andato miseramente a vuoto e, probabilmente, solo grazie a questo fatto gli Usa si sono resi conto dell’impopolarità delle proprie politiche in America Latina. Una Rice più moderata cercherà di proporre a Santiago l’immagine degli Stati Uniti buoni vicini, che velano per la sicurezza e la stabilità dell’intero continente. Chi se la beve? Staremo a vedere. Confermato il colloquio con la stessa Bachelet ed il presidente uruguayano Tabaré Vázquez, la Rice probabilmente si vedrà anche con i demoni in persona, ossia Hugo Chávez ed Evo Morales. Proprio quest’ultimo è sotto i riflettori della stampa locale, visto che le relazioni diplomatiche tra Cile e Bolivia sono sospese da più di un trentennio.
I governanti dell’America Latina, insomma, tessono le loro relazioni a dispetto di colori della pelle e tendenze politiche. La Rice, inutile dirlo, lì in mezzo stona e probabilmente lo sa, visto che avrà il ruolo della maestra che cercherà di riportare sulla retta via una scolaresca che gli è scappata dalle mani. I suoi toni, ovviamente, sono distensivi: “La presidenza della Bachelet è uno dei momenti belli della Storia” ha dichiarato. Almeno in questo, ha ragione.
I governanti dell’America Latina, insomma, tessono le loro relazioni a dispetto di colori della pelle e tendenze politiche. La Rice, inutile dirlo, lì in mezzo stona e probabilmente lo sa, visto che avrà il ruolo della maestra che cercherà di riportare sulla retta via una scolaresca che gli è scappata dalle mani. I suoi toni, ovviamente, sono distensivi: “La presidenza della Bachelet è uno dei momenti belli della Storia” ha dichiarato. Almeno in questo, ha ragione.
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