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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Friday, October 26, 2007

Arte da cani

Da qualche giorno gira sul sito di petitiononline una petizione contro Guillermo Vargas, un’artista del Costa Rica. Vargas, conosciuto come Habacuc, circa un mese fa durante una mostra a Managua utilizzò un cane raccolto per strada per simbolizzare una propria opera. Vargas legò il cane nella galleria e lo lasciò al proprio destino, volendo così dimostrare l’indifferenza della gente nei confronti non solo dell’animale, ma sul destino di qualsiasi essere, umano e no. Lo sfondo della provocazione era la morte in Costa Rica di Natividad Canda, un emigrato nicaraguense che viveva di piccoli furti ed espedienti. Durante un tentativo di furto in un’officina meccanica era stato sorpreso da due rottweiler e sbranato da questi, in un’agonia durata almeno un’ora, durante la quale nessuno –polizia compresa- era riuscito a salvargli la vita (per la cronaca: i cani assassini non sono stati sacrificati, ma fanno ancora la guardia all’officina).
Ora, lo scandalo sta nel fatto che il bastardino della mostra –immortalato nella foto a fianco- secondo alcune fonti sarebbe morto di fame, perchè nè Vargas nè il pubblico gli avrebbero dato da mangiare, come risulta sia dalla stampa nicaraguense che dal blog di Rodrigo Peñalba, che mostra anche varie foto del cane:
http://www.marcaacme.com/blogs/analog/index.php/2007/08/22/5_piezas_de_habacuc
Vargas non parla, mentre la curatrice della mostra, tenutasi alla galleria Códice, afferma invece che il cane è riuscito a scappare dopo tre giorni. A chi credere? Vedete voi, questi i fatti. Vargas si è comunque guadagnato una fama mondiale, non tanto come artista, come avrebbe voluto con la provocazione, ma per la sua completa mancanza di umanità, dimostrando di non essere poi tanto differente da quelli che non fecero nulla per salvare il ragazzo nicaraguense dai rottweiler.
Chi volesse firmare contro la partecipazione di Vargas alla Biennale centroamericana prevista in Honduras il prossimo anno può farlo su questo link:
http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html
Al momento il veto ha raccolto più di centomila firme, molte delle quali provenienti dall’Italia.

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3 Comments:

Blogger peppe said...

Che l'arte contemporanea, chiamiamola così, sia una cazzata generata spesso da droghe, questo si sapeva. E' patologica, ma non mi basta. Premesso che bisognerebbe trascinare in tribunale questo Vargas per portargli via una montagna di soldi da devolvere per gli animali randagi, da cristiano un rimprovero lo devo fare a molti vescovi, che con un'ignoranza filosofica e teologica spudorata straparlano e baldanzosi proclamano che "l'animale non ha dignità" (Caffarra). Una certa responsabilità per storie come questa di Vargas, soprattutto in America Latina, si deve a una predicazione che è in realtà squallido cartesianismo senza alcun rispetto e nessun amore per la natura e per gli animali. Sono crimini che Dio non farà passare così, peggio per chi non ha ascoltato il cuore, ma solo che la lettera della legge.

3:37 PM  
Anonymous Anonymous said...

http://www.snopes.com/critters/crusader/vargas.asp
Informati prima di gridare "Oh noes! qualcuno pensi ai bambini"...

4:37 AM  
Anonymous Anonymous said...

QUESTA SAREBBE ARTE?!? L'ARTE NON E' ALTRO CHE LA MATERIALIZZAZIONE DA SENTIMENTO AD OPERA...VEDETE SENTIMENTI? ..LA COSA PIU' SCONVOLGENTE E' CHE CI SONO STATI ANCHE DEI VISITATORI...LI' DI VISITATORE CE NE DOVEVA ESSERE SOLO UNO: QUELLO CHE LIBERAVA LA POVERA CREATURA E PONEVA FINE AD UN'AGONIA INSENSATA OLTRE CHE ALLA "MOSTRA"(?).
..FACILE PRENDERSELA CON CHI NON PUO' DIFENDERSI..QUESTA E' VILTA' E NON ARTE, VI PREGO DI NON CONFONDERLA..SAREBBE BELLO VEDERE QUESTO "ARTISTA" AL POSTO DEL CANE..ALLORA LI' SI, CHE MI FAREI DUE RISATE..

9:38 AM  

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