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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Thursday, January 04, 2007

Patti: politici si diventa, carnefici si rimane

A pochi giorni dalla fine della sua disavventura, Luis Gerez parla e non ha nessun dubbio nel segnalare Luis Patti come mandante intellettuale del suo sequestro. La testimonianza sul passato di Patti, resa da Gerez, era stata chiave per impedire che l’ex commissario di polizia venisse accolto nella Camera dei Deputati argentina. Nelle dichiarazioni di Gerez risultava come Patti avesse praticato la tortura per ottenere le deposizioni dei prigionieri politici durante la dittatura.
Gerez era sparito la notte di mercoledì ed è riapparso venerdì alla periferia di Buenos Aires, con addosso i segni di un duro maltrattamento fisico. Legato ad una barra di ferro, ha dovuto subire la farsa di una falsa fucilazione e altri tipi di tortura, come la bruciatura di sigarette sul torace.
La sua liberazione è avvenuta poche ore dopo un discorso alla nazione del presidente Kirchner, che segnalava i settori paramilitari della polizia come responsabili del sequestro. Patti non ci sta, naturalmente e dice che si tratta di una farsa per screditarlo. I metodi usati, però, sono quelli tipici usati dagli sgherri della dittatura ed il sequestro ha tutta l’aria di una vendetta. Intanto, mentre Gerez è stato liberato, non si sa ancora nulla di Jorge Julio López, testimone chiave nel processo Etchegaray sparito ormai da settembre: i due fatti confermerebbero l’esistenza di un apparato extra legale.
Patti, il cui motto è “Argentina segura” ha una sua pagina web:
http://www.luispatti.org.ar/
Appare anche in un’altra pagina, meno propagandista e più consona alla realtà dei fatti:
http://www.desaparecidos.org/arg/tort/policia/patti/
Per qualsiasi considerazione potete paragonare le due biografie: in quella di Patti non appare nulla del suo operato tra il 1976 ed il 1983. In fondo, un passato da carnefice è duro da sostenere anche per chi si è proposto come politico di successo.

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