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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Sunday, December 17, 2006

Morte in Costa Rica

La notizia della morte del giovane Giorgio Gallo qui in Costa Rica è stata riportata da tutti i giornali italiani. Meno, da quelli costaricensi: solo Diario Extra, foglio sensazionalista l’ha fatto, usando toni duri per l’indifferenza in cui si è consumata la tragedia. Giorgio, infatti, ha lottato per lunghi minuti contro i suoi aggressori, davanti a decine di passanti che non hanno mosso un dito per aiutarlo. Ha difeso il suo computer da due balordi che, come purtroppo è diventata abitudine, l’hanno prima aggredito e quindi finito a colpi di pistola.
Cosentino, Giorgio aveva intenzione di investire in un’attività nel settore dei pannelli solari. Il fatto è avvenuto a Desamparados, un grosso centro della periferia sud della capitale San José, un sobborgo di quasi centomila abitanti dove i fatti di delinquenza sono ormai divenuti pane quotidiano. Proprio ieri parlavo con Federico Geremei, di Marco Polo Tv, di come i costaricensi abbiano perso il loro paradiso. Anche qui, come negli altri paesi dell’America Latina, il degrado sociale e l’incapacità di avviare politiche di riforma sull’educazione, l’emigrazione e l’impiego hanno creato una generazione di giovani spietati che, privati ad ogni accesso, hanno fatto della violenza il loro credo. Di fronte al pericolo, i cittadini si armano e le aggressioni si trasformano spesso in sparatorie dove sopravvive chi ha più sorte.
Giorgio era già venuto in Costa Rica, ma probabilmente non sapeva che Desamparados è terra di nessuno e che un turista con una lap top è una facile preda. Se qualcuno ha ancora l’idea della Costa Rica pura vida, si metta pure il cuore in pace. L’articolo di Diario Extra:
http://www.diarioextra.com/2006/diciembre/16/sucesos04.php

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1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

imparato molto

8:07 PM  

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