Morte in Costa Rica
La notizia della morte del giovane Giorgio Gallo qui in Costa Rica è stata riportata da tutti i giornali italiani. Meno, da quelli costaricensi: solo Diario Extra, foglio sensazionalista l’ha fatto, usando toni duri per l’indifferenza in cui si è consumata la tragedia. Giorgio, infatti, ha lottato per lunghi minuti contro i suoi aggressori, davanti a decine di passanti che non hanno mosso un dito per aiutarlo. Ha difeso il suo computer da due balordi che, come purtroppo è diventata abitudine, l’hanno prima aggredito e quindi finito a colpi di pistola.
Cosentino, Giorgio aveva intenzione di investire in un’attività nel settore dei pannelli solari. Il fatto è avvenuto a Desamparados, un grosso centro della periferia sud della capitale San José, un sobborgo di quasi centomila abitanti dove i fatti di delinquenza sono ormai divenuti pane quotidiano. Proprio ieri parlavo con Federico Geremei, di Marco Polo Tv, di come i costaricensi abbiano perso il loro paradiso. Anche qui, come negli altri paesi dell’America Latina, il degrado sociale e l’incapacità di avviare politiche di riforma sull’educazione, l’emigrazione e l’impiego hanno creato una generazione di giovani spietati che, privati ad ogni accesso, hanno fatto della violenza il loro credo. Di fronte al pericolo, i cittadini si armano e le aggressioni si trasformano spesso in sparatorie dove sopravvive chi ha più sorte.
Giorgio era già venuto in Costa Rica, ma probabilmente non sapeva che Desamparados è terra di nessuno e che un turista con una lap top è una facile preda. Se qualcuno ha ancora l’idea della Costa Rica pura vida, si metta pure il cuore in pace. L’articolo di Diario Extra: http://www.diarioextra.com/2006/diciembre/16/sucesos04.php
Cosentino, Giorgio aveva intenzione di investire in un’attività nel settore dei pannelli solari. Il fatto è avvenuto a Desamparados, un grosso centro della periferia sud della capitale San José, un sobborgo di quasi centomila abitanti dove i fatti di delinquenza sono ormai divenuti pane quotidiano. Proprio ieri parlavo con Federico Geremei, di Marco Polo Tv, di come i costaricensi abbiano perso il loro paradiso. Anche qui, come negli altri paesi dell’America Latina, il degrado sociale e l’incapacità di avviare politiche di riforma sull’educazione, l’emigrazione e l’impiego hanno creato una generazione di giovani spietati che, privati ad ogni accesso, hanno fatto della violenza il loro credo. Di fronte al pericolo, i cittadini si armano e le aggressioni si trasformano spesso in sparatorie dove sopravvive chi ha più sorte.
Giorgio era già venuto in Costa Rica, ma probabilmente non sapeva che Desamparados è terra di nessuno e che un turista con una lap top è una facile preda. Se qualcuno ha ancora l’idea della Costa Rica pura vida, si metta pure il cuore in pace. L’articolo di Diario Extra: http://www.diarioextra.com/2006/diciembre/16/sucesos04.php
Labels: Costa Rica
1 Comments:
imparato molto
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