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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Monday, December 11, 2006

La memoria corta degli Usa

Tra i migliaia di commenti che sono seguiti alla morte di Pinochet, stride in particolare uno: quello del Dipartimento di Stato Usa. Condannando l’operato del dittatore, il portavoce della Casa Bianca, Tony Fratto, felicita i cileni per aver costruito una società libera e basata nel rispetto dei diritti umani.
Ci fanno o ci sono? Ormai anche i bambini delle elementari sanno che la CIA ed il governo statunitense prepararono ed appoggiarono il golpe, deviando milioni di dollari sui militari, attraverso le multinazionali che operavano in territorio cileno. Sugli Stati Uniti, come su Pinochet, versa la vergogna dell’orrore in cui trascinarono non solo il Cile, ma tutta l’America Latina in un imbuto di terrore e di disperazione.
Dopo aver preparato la generazione dei dittatori nella School of the Americas di Panama (Noriega, Banzer, D’Aubuisson –quello che ammazzò monsignor Romero-, Viola, Galtieri, l'ecuadoriano Rodríguez, Montesinos ecc.), gli Usa mandarono centinaia di istruttori militari nei bui sotterranei della Dina a Santiago, della Esma in Argentina, del Aguacate in Honduras ad insegnare come massacrare la gente. Non solo comunisti, come volevano far credere, ma gente comune, la linfa vitale della società libera: professori, artisti, religiosi, imprenditori, studenti. Non dimentichiamoci cos’era l’America Latina negli anni Settanta ed Ottanta, non dimentichiamo la Storia.
“Il nostro pensiero è oggi con con le vittime dei regimi e con le loro famiglie”: così ha detto il portavoce Fratto.
Cinico, no?

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2 Comments:

Blogger Barbara Tampieri said...

Paraculissimi. Per le motivazioni del golpe del 73 citofonare ITT (ora AT&T).

2:05 PM  
Blogger maurizio campisi said...

Meno male che c'è ancora chi si ricorda del ruolo della AT&T

6:10 PM  

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