Diminuisce la povertà in America Latina
Diminuisce ancora la povertà in America Latina. I risultati sono stati resi noti nella relazione annuale della Cepal, la Commissione economica per l’America Latina con sede a Santiago.
Anche la disoccupazione si riduce ed insomma, il quadro che viene dipinto, è abbastanza promettente. Merito delle economie liberali o dei governi di sinistra? La relazione non lo dice espressamente, ma quando elenca i paesi dove si sono registrati i miglioramenti sembra che sia valida la seconda ipotesi: Argentina e Venezuela guidano questa speciale classifica.
Non bisogna comunque cantare vittoria. La povertà interessa 205 milioni di persone, delle quali 80 milioni vivono nell’indigenza. Traguardo della Cepal –che è un organo delle Nazioni Unite- è quella di dimezzare queste cifre per l’anno 2015, attraverso programmi sociali ed investimenti mirati. Per il momento, solo Brasile e Cile stanno riuscendo a seguire le mète proposte anno dopo anno dalla Cepal.
Altri dati sullo stato dell’America Latina riguardano i salari, ancora insufficienti per garantire un moderato benessere per la maggioranza della popolazione e la differenza tra i generi, dove la donna risulta ancora lontana dal colmare la breccia che la divide dall’uomo in tutte le istanze della società, dal lavoro alla formazione professionale, dall’istruzione alle pari opportunità. Sul sito della Cepal (http://www.eclac.org/) è possibile scaricare in formato pdf le differenti ricerche e statistiche riguardanti i dati del 2006 e gli anni scorsi
Anche la disoccupazione si riduce ed insomma, il quadro che viene dipinto, è abbastanza promettente. Merito delle economie liberali o dei governi di sinistra? La relazione non lo dice espressamente, ma quando elenca i paesi dove si sono registrati i miglioramenti sembra che sia valida la seconda ipotesi: Argentina e Venezuela guidano questa speciale classifica.
Non bisogna comunque cantare vittoria. La povertà interessa 205 milioni di persone, delle quali 80 milioni vivono nell’indigenza. Traguardo della Cepal –che è un organo delle Nazioni Unite- è quella di dimezzare queste cifre per l’anno 2015, attraverso programmi sociali ed investimenti mirati. Per il momento, solo Brasile e Cile stanno riuscendo a seguire le mète proposte anno dopo anno dalla Cepal.
Altri dati sullo stato dell’America Latina riguardano i salari, ancora insufficienti per garantire un moderato benessere per la maggioranza della popolazione e la differenza tra i generi, dove la donna risulta ancora lontana dal colmare la breccia che la divide dall’uomo in tutte le istanze della società, dal lavoro alla formazione professionale, dall’istruzione alle pari opportunità. Sul sito della Cepal (http://www.eclac.org/) è possibile scaricare in formato pdf le differenti ricerche e statistiche riguardanti i dati del 2006 e gli anni scorsi
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