L'Ecuador svolta a sinistra
Correa ha vinto e l’Ecuador svolta a sinistra, su una strada che ha già parzialmente percorso nemmeno un paio di anni fa quando a sedere sulla poltrona presidenziale era stato chiamato Lucio Rodríguez. L’ex colonnello, però, era caduto sui difetti di sempre: amicizie pericolose, inesperienza, nepotismo lo avevano affossato in fretta. Ora sarà da verificare che Correa sia fatto di una pasta differente: le avvisaglie non sono delle migliori, già che per la sua vittoria sono stati decisivi i voti della gente di Rodríguez. L’Ecuador cambia presidente come si trattasse di cambiare scarpe, con una frequenza impressionante. Il voto è passionale, piuttosto che razionale e gli effetti si sono visti e si vedono. Il popolo elegge attraverso le schede e poi lo stesso popolo, attraverso la rivolta, si libera dell’errore compiuto in sede elettorale. Tutto molto semplice, ma dispendioso e inefficace ai fini dello sviluppo del Paese.
Noboa, intanto, promette battaglia, non riconosce la vittoria di Correa e dice che chiederà il riconteggio di tutte le schede. Il magnate delle banane da dieci anni cerca di diventare presidente dell’Ecuador. È un uomo che già possiede tutto, ma a cui la carica politica serviva per contrastare l’avanzata populista di Lucio Rodríguez (come dicevamo, decisivo nella vittoria di Correa) e della massa degli scontenti. Non c’è l’ha fatta nemmeno ora e per la terza volta consecutiva si è dovuto ritirare sconfitto.
L’attitudine di Noboa, nel non riconoscere la vittoria dell'avversario, è già di per sè un elemento di destabilizzazione. D’ora in avanti, farà di tutto per evitare che l’Ecuador entri nell’orbita chavista. Il Tribunale elettorale ecuadoriano, con il conteggio dei voti:
http://www.tse.gov.ec/
La pagina web di Rafael Correa: http://www.rafaelcorrea.com/
Noboa, intanto, promette battaglia, non riconosce la vittoria di Correa e dice che chiederà il riconteggio di tutte le schede. Il magnate delle banane da dieci anni cerca di diventare presidente dell’Ecuador. È un uomo che già possiede tutto, ma a cui la carica politica serviva per contrastare l’avanzata populista di Lucio Rodríguez (come dicevamo, decisivo nella vittoria di Correa) e della massa degli scontenti. Non c’è l’ha fatta nemmeno ora e per la terza volta consecutiva si è dovuto ritirare sconfitto.
L’attitudine di Noboa, nel non riconoscere la vittoria dell'avversario, è già di per sè un elemento di destabilizzazione. D’ora in avanti, farà di tutto per evitare che l’Ecuador entri nell’orbita chavista. Il Tribunale elettorale ecuadoriano, con il conteggio dei voti:
http://www.tse.gov.ec/
La pagina web di Rafael Correa: http://www.rafaelcorrea.com/
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