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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Saturday, April 22, 2006

La guerra dei cloni

Li chiamano “clones”, i cloni, perchè uguali in tutto e per tutto alle edizioni originali. Abbondano sulle bancarelle ambulanti di tutta l’America Latina e sono i libri fotocopiati che sostituiscono le edizioni originali, più care e dal prezzo impossibile per la maggior parte delle tasche. Il prezzo di copertina di un libro di uno scrittore di fama va dai quindici ai venti dollari, ma anche le edizioni economiche non sono da meno, visto che si assestano tra gli otto ed i dieci dollari.
L’unica maniera perchè le nuove generazioni possano appropriarsi del lirismo e della bellezza artistica di autori come García Márquez, Octavio Paz, Borges, Bioy Casares, Carpentier è quella di ricorrere ai cloni. I mercati di Lima, Caracas, Bogotà, Città del Messico offrono migliaia di titoli in quella che consideriamo una sorta di riappropriazione della letteratura, che era inece volta verso un destino elitario ed esclusivo.
Le grandi case editrici sono però insorte. Invece di pensare a politiche commerciali alternative, hanno dato via libera alla repressione, richiamandosi alla legge sui diritti di autore ed altre balle similari. Un po’ come succede per la musica in rete.
La parola d’ordine è una sola: i cloni devono scomparire. Sono partite così retate un po’ dovunque. A Lima, dall’inizio dell’anno, la polizia ha sequestrato quindicimila volumi.
Secondo la logica delle corporazioni editoriali la vendita dei cloni ha generato perdite in Perù per 26 milioni di dollari. La nostra logica –ed il buon senso- ci dice invece che con quei prezzi di copertina sicuramente nessuno avrebbe comperato quei libri in edizione originale.
La megalomania delle case editrici è tale da aver trasformato la tradizionale settimana internazionale del libro (dal 23 al 30 aprile) nella Settimana della proprietà intellettuale.
Un poco come nella Germania hitleriana, i cloni finiranno in un falò, grande quanto l’ignoranza e l’arroganza delle multinazionali del libro che hanno fatto della cultura un commercio in più.

1 Comments:

Blogger doppiafila said...

Perchè i libri sono così cari nell'Area Andina? Sono molto più economici - ad esempio - in Argentina, dove un hardcover costa 20 dollari ma ci sono molte edizioni economiche da 4/5 dollari (e in queste edizioni si trovano tutti gli autori principali, latinoamericani ed esteri). Dev'esserci qualche ragione per questa differenza, che non parrebbe giustificata dal costo della vita... Ne sai qualcosa?
Doppiafila

6:33 PM  

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