L'acqua non è di tutti
Come c’era da aspettarsi l’acqua non è stata dichiarata un diritto sacrosanto dell’uomo. Le conclusioni del vertice di Città del Messico hanno infine fatto gli interessi del mercato a scapito dei diritti di tutti noi. Nel documento finale si parla piuttosto generalmente dell’acqua come “garanzia di vita per il genere umano”, ma non della libertà di procurasela. Le conclusioni non hanno nemmeno preso in considerazione le proposte dei gruppi ambientalisti, che si erano battuti per una esplicita presa di posizione delle entità governative.
Da segnalare il rifiuto dei governi di Venezuela, Cuba, Uruguay e Bolivia di firmare il documento. I delegati di queste nazioni hanno infatti insistito perchè venisse riconosciuto il diritto all’acqua come diritto inalienabile dell’uomo. Di fatto, le conclusioni liberano i governi dall’intervenire obbligatoriamente a fornire di acqua le comunità che ne sono prive. Resterà quindi a discrezione di ciascuno decidere se, come e quando (il che significa l’intervento dell’impresa privata) provvedere al rifornimento di acqua.
Il documento, inoltre, lascia via libera all’inclusione dell’acqua nei trattati di libero commercio, facendola diventare a tutti gli effetti una merce di scambio.
Il prossimo appuntamento a non decidere nulla sarà nel 2009 in Turchia.
Qui, la raccolta delle varie relazioni stilate durante il Foro:
http://www.worldwaterforum4.org.mx/home/tools.asp?lan=spa
Da segnalare il rifiuto dei governi di Venezuela, Cuba, Uruguay e Bolivia di firmare il documento. I delegati di queste nazioni hanno infatti insistito perchè venisse riconosciuto il diritto all’acqua come diritto inalienabile dell’uomo. Di fatto, le conclusioni liberano i governi dall’intervenire obbligatoriamente a fornire di acqua le comunità che ne sono prive. Resterà quindi a discrezione di ciascuno decidere se, come e quando (il che significa l’intervento dell’impresa privata) provvedere al rifornimento di acqua.
Il documento, inoltre, lascia via libera all’inclusione dell’acqua nei trattati di libero commercio, facendola diventare a tutti gli effetti una merce di scambio.
Il prossimo appuntamento a non decidere nulla sarà nel 2009 in Turchia.
Qui, la raccolta delle varie relazioni stilate durante il Foro:
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