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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Wednesday, March 15, 2006

La dignità del generale

Lo scrittore argentino Tomás Eloy Martínez è stato assolto dall’accusa di calunnia. A denunciarlo era stato l’ex generale Antonio Domingo Bussi, uno dei tanti sgherri della dittatura argentina. Il militare (che è agli arresti domiciliari per violazione dei diritti umani) si era sentito offeso da un articolo di Eloy Martínez apparso su “La Nación”. Qui, lo scrittore lo aveva tacciato di “tiranno” e “sterminatore di dissidenti”.
Bussi, per essere stato un generale della dittatura, sembrerebbe essere pervaso da nobili sentimenti, vista la reazione ad essere stato chiamato tiranno.
Quello che però ha fatto infuriare Bussi non è stato l’epiteto di tiranno, ma l’articolo di Eloy Martínez che narra un episodio dimenticato della dittatura. Nel 1977 Bussi era governatore militare della provincia di Tucumán. Nel luglio di quell’anno, l’imminente visita del dittatore Jorge Rafael Videla lo aveva messo nella condizione di dimostrare le sue capacità di uomo d’ordine. Aveva un problema, però, Bussi: l’alto numero di mendicanti di Tucumán, città che non offriva impiego ma disoccupazione e povertà. Il generale ebbe così il colpo di genio. Istruiti i suoi sottoposti, ordinò loro di fermare tutti i poveracci della città e di spedirli nel deserto. Della carovana di disperati è stato trovato un documento nel giornale diocesano “La Unión de Catamarca”: “Mendicanti, handicappati, ciechi, tisici e malati mentali sono stati abbandonati alla propria sorte lungo la strada 67...”.
Terminata la visita Bussi ricevette il rimprovero del suo collega di Catamarca, che si lamentava che la sua provincia stesse diventando un deposito di rifiuti umani. Il generale rispose di non preoccuparsi, che si trattava “in maggior parte di profughi cronici dei centri assistenziali”. Era solo questione di tempo. Infatti, i poveretti, decimati dalle intemperie, dalle malattie e, soprattutto, dalla fame, perirono nel deserto senza che si muovesse un dito per salvarli.
Bussi, quindi, non è incazzato per essere stato chiamato tiranno, ma per essere stato chiamato a rispondere delle sue responsabilità.
Il racconto completo di Eloy Martínez:
http://www.guiacultural.com/
guia_regional/regional/argentina/la_ley_y_la_justicia.htm

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