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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Friday, March 24, 2006

A 30 anni dal golpe

Il numero è rotondo. Oggi si compiono trenta anni dal golpe in Argentina. Dalle undici di sera fino alle tre e mezza della mattina, a Buenos Aires, nella piazza dell’Obelisco sono state proiettate le foto di 3600 dei trentamila desaparecidos che ha fatto la dittatura: un documento che ha fatto accaponare la pelle.
Concerti, veglie, spettacoli, dibattiti si susseguono in questi giorni nello sforzo –riuscito- che l’epoca buia della storia recente argentina non venga dimenticata. Tra i tanti comitati spontanei, l’organizzazione Hijos si è battuta in tutti questi anni perchè la legge del perdono venga annullata ed i militari che furono complici della dittatura paghino le conseguenze dei loro atti di terrore. Solo con il governo di Kirchner qualcosa si è mosso, ed ora sono avviati diversi procedimenti giudiziari contro i responsabili delle mattanze di quei giorni. La ministra della Difesa, Nilda Garré, ha dato via libera l’altro ieri perchè tutti i documenti delle Forze Armate riguardanti il periodo della dittatura (1976-1983) siano finalmente resi pubblici per stabilire infine la sorte dei migliaia di desaparecidos.
La società argentina è comunque ben lungi dall’essere stretta attorno al ripudio del fascismo. Solo una settimana fa, Sonia Torres, la responsabile delle madri di Plaza de Mayo a Córdoba è stata aggredita e picchiata da appartenenti del gruppo 24 Marzo. Pubblichiamo qui la foto di come è stata ridotta Sonia. La dittatura continua ad essere una ferita; ragione hanno i ragazzi di Hijos nel loro motto: “Non dimenticare, non perdonare, non riappacificarsi”. Chi ha commesso quei delitti, insomma, paghi.
http://www.hijos.nl/es/index.html

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