Coca di Stato
Evo Morales, a due giorni dall’aver vinto le elezioni in Bolivia, si è pronunciato sulla coca. Gli Stati Uniti hanno investito 150 milioni di dollari negli ultimi dieci anni per sradicare la coltivazione della coca in Bolivia. Morales, che è stato dirigente dei cocaleros del Chapare, andrà nella direzione opposta.
“Parleremo con gli Usa per un’alleanza contro il narcotraffico” ha detto il presidente neo eletto ieri in un’intervista. “Siamo d’accordo per la lotta alla cocaina ed al narcotraffico, ma appoggeremo la coltivazione della coca e i cocaleros. La lotta al narcotraffico è un pretesto per il controllo di interessi geopolitici”.
Il piano di Morales prevede la coltivazione della coca per uso tradizionale (da masticare e per fini medicinali e culturali), con un controllo periodico della produzione e del fabbisogno da parte degli organi statali. Gli Usa, per il momento si sono pronunciati cautamente, elogiando il popolo boliviano per il pacifico comportamento durante la giornata di votazione. Su Morales, invece, poche parole, anche perchè solo nell’agosto passato il Dipartimento di Stato lo aveva tacciato di “pericoloso agitatore”.
Una galleria di foto della manifestazione contro Sánchez de Losada nel marzo 2004:
http://www.bolivia.indymedia.org/es/2004/03/7875.shtml
“Parleremo con gli Usa per un’alleanza contro il narcotraffico” ha detto il presidente neo eletto ieri in un’intervista. “Siamo d’accordo per la lotta alla cocaina ed al narcotraffico, ma appoggeremo la coltivazione della coca e i cocaleros. La lotta al narcotraffico è un pretesto per il controllo di interessi geopolitici”.
Il piano di Morales prevede la coltivazione della coca per uso tradizionale (da masticare e per fini medicinali e culturali), con un controllo periodico della produzione e del fabbisogno da parte degli organi statali. Gli Usa, per il momento si sono pronunciati cautamente, elogiando il popolo boliviano per il pacifico comportamento durante la giornata di votazione. Su Morales, invece, poche parole, anche perchè solo nell’agosto passato il Dipartimento di Stato lo aveva tacciato di “pericoloso agitatore”.
Una galleria di foto della manifestazione contro Sánchez de Losada nel marzo 2004:
http://www.bolivia.indymedia.org/es/2004/03/7875.shtml
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