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"Hay muchas maneras de contar esta historia, como muchas son las que existen para relatar el más intrascendente episodio de la vida de cualquiera de nosotros".

Friday, June 16, 2006

Le Malvinas arrivano all'Onu

I conflitti in America Latina durano secoli. Isole, promontori o frontiere sono le principali fonti di disaccordo. A torto o a ragione, i confini non sono un dato legalmente acquisito, ma un’opinione che serve a rinfocolare vecchie ferite ed a ingrassare discorsi populisti. Un discorso a parte però meritano le isole Malvinas. A tutti gli effetti i britannici se ne impossessarono con la forza (successe nel 1833) e con logica, in nome del principio di de-colonizzazione oggi se ne dovrebbero andare. L’Argentina insiste nell’aprire le trattative con Londra, ma gli inglesi –da buoni inglesi- fanno orecchie da mercante. Come fanno a mostrare i muscoli in Medio Oriente mentre si ritirano mestamente dall’Atlantico?
La discussione è arrivata infine alle Nazioni Unite. L’organismo, ormai sfiatato e delegittimato (sputtanato è la parola giusta?) ha dato ragione agli argentini e chiesto agli inglesi che si siedano al tavolo dei negoziati. Le posizioni, però, non potrebbero essere più distanti. Mentre l’Argentina chiede la restituzione dell’arcipelago, Blair e compagnia spingono per il riconoscimento internazionale delle Falklands, a sostegno di un’autodeterminazione che sarebbe il primo passo per l’autonomia delle isole. Insomma, gli inglesi auspicano la creazione di un nuovo staterello che gli varrebbe il controllo sulle acque dell’Atlantico sud. Come fumo negli occhi, naturalmente, per gli argentini.
Galleria fotografica della BBC sulla guerra delle Malvinas:
http://www.bbc.co.uk/spanish/especiales/0203malvinas_galeria/index.shtml

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

necessita di verificare:)

7:37 AM  
Anonymous Anonymous said...

molto intiresno, grazie

7:38 AM  

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